Senigallia

Diritti al Futuro e Gli Amici del fiume Cesano ricordano Leo Barucca

L'associazione ambientalista ricorda il 63enne scomparso ad Ancona per le sue opere poetiche a Montedoro; la formazione politica lo descrive come un cittadino esemplare: «Ci mancherà tantissimo Leo e mancherà alla comunità cittadina»

Leonardo Barucca
Leonardo Barucca

SENIGALLIA – Non si fermano le attestazioni di stima verso Leonardo Barucca, scomparso ieri ad Ancona a 63 anni. Non si fermano perché il suo impegno, le sue passioni, il suo carattere hanno permesso a molti di conoscerlo e apprezzarlo e faranno sì che tutti ne sentiranno la mancanza. Tra questi i compagni della formazione politica Diritti al Futuro e l’associazione Amici della foce del fiume Cesano.

«Ci uniamo al dolore della moglie, del figlio e dei parenti per la scomparsa dell’amico Leonardo Barucca – scrivono dal direttivo dell’associazione senigalliese. Leo, tra le altre cose, è stato sempre presente anche a Poesia nel Silenzio, prima presso la collina di Montedoro e poi nella piazzetta di Cesano, con le sue opere poetiche sia in italiano sia in dialetto (che lui tanto amava), ma anche con animazioni e rappresentazioni teatrali che sapevano raccontare da vicino la storia di contadini e pescatori, insieme agli inseparabili amici dell’associazione culturale Gent’d’S’nigaja».

«Il nostro caro amico e compagno Leo, Leonardo Barucca, se n’è andato. Troppo presto, perché aveva sicuramente ancora tanto da dare – dichiarano i componenti di Diritti al Futuro, l’insieme politico nato dalla fusione prima di Verdi, Sinistra Ecologia Libertà (Sel) e Partito dei Comunisti Italiani (Pdci) in La Città Futura e poi di quest’ultima con Art.1-MdP. Leo amava spesso definirsi pigro e indeciso, eppure per noi, che lo abbiamo conosciuto in questi anni e abbiamo avuto l’opportunità di condividere con lui l’impegno, è stato un cittadino esemplare».

«Cittadino, in quanto partecipe alla vita della comunità senigalliese: amava informarsi accuratamente e discuterne con gli amici, ma non disdegnava il confronto con conoscenti occasionali; aveva un approccio più pragmatico che ideologico e ciò gli consentiva di mettersi serenamente in discussione. E comunque pigrizia e indecisione, che noi chiameremmo più appropriatamente pudore e riservatezza, non gli hanno impedito nelle diverse stagioni della sua vita di coltivare pubblicamente, insieme a tanti compagni di strada, le sue passioni. Ci piace qui ricordarlo capo scout a San Martino, tra i fondatori del laboratorio Gratis, pioniere del web senigalliese, pubblicista militante ecologista.
Esemplare, in quanto coerente coi suoi principi ma senza ortodossie: è questo che ce lo ha reso prezioso all’interno dei Verdi prima, in Diritti al Futuro fino a oggi. Dotato di grande capacità di ascolto, il suo punto di vista a volte non allineato, ma sempre espresso con la  sua proverbiale mitezza e originalità, è stato uno stimolo importante nelle nostre discussioni».

«La provenienza da una famiglia di piccoli imprenditori turistici ha condotto Leonardo ad approfondire, tra gli altri, i problemi della piccola e media impresa del settore turistico, dell’economia territoriale, del consumo consapevole, cercando di conciliare impresa e sostenibilità ambientale. Convinto che la politica dovesse essere innanzitutto fatta con competenza, spirito di servizio – riteneva l’ambizione legittima solo se al passo con quelle qualità –  e rispettosa dei valori della Costituzione.
Ci piace qui ricordare anche la passione di Leo per la scrittura, la poesia e il dialetto senigalliese – ad altri più competenti l’onere e il piacere di parlarne –  di cui è stato uno dei più alti interpreti, non solo contemporanei, e per la cui conoscenza ha lavorato intensamente in questi anni con i sodali di Gent’ d’ S’nigaja. Ci piace anche ricordare il grande amore di Leo per i suoi cari, fra tutti la moglie Patrizia, il figlio Pietro e l’adorata nipotina: a loro ci stringiamo con tutto il nostro affetto. Ci mancherà tantissimo Leo e mancherà alla comunità cittadina».

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