Senigallia

Denuncia poliziotto per lesioni e si ritrova a scontare la condanna di un anno per calunnia

Imbianchino di 41 anni sul banco degli imputati. Ha patteggiato al tribunale dopo la controdenuncia di una gente del commissariato di Senigallia che lo aveva multato perché guidava senza patente

Il tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona

SENIGALLIA – Sorpreso a guidare senza patente viene multato dalla polizia. L’automobilista decide poi di denunciare i due agenti per violenza privata e lesioni personali. Un caso che viene archiviato ma che lo ha visto poi finire sul banco degli imputati per calunnia. Uno dei poliziotti infatti lo ha denunciato perché aveva dichiarato cose non vere. Oggi l’uomo ha patteggiato ad un anno.

Protagonista un 41enne di Marzocca, imbianchino.
A marzo 2014 si è rivolto ai carabinieri della stazione di Marzocca per denunciare due poliziotti del commissariato di Senigallia che quasi tre mesi prima lo avevano fermato per un controllo, lungo la spiaggia di velluto. Il 41enne aveva la patente sospesa eppure si trovava al volante. Gli agenti lo hanno portato in commissariato. Ma lui avrebbe opposto resistenza imprecando e minacciandoli in preda ad un forte stato di agitazione. «Ma che lavoro fate? Chi c. siete voi? Io pago le tasse», ha urlato ai poliziotti. L’uomo era stato portato anche in ospedale dove ha continuato ad inveire verbalmente contro gli agenti offendendoli con frasi come «Tu hai problemi con tua moglie perché sei un debosciato. Vi aspetto per il corso senza divisa. Vi denuncio a costo di vendere l’appartamento». E la denuncia è stata fatta, per violenza privata e lesioni dicendo che era stato picchiato sia in ospedale che al commissariato. Il caso però è stato archiviato.
A maggio 2015 uno dei due agenti, un 53enne di Ostra Vetere, lo ha controdenunciato per calunnia.
Dopo il patteggiamento l’avocato dell’agente, Ruggero Tomasi, ha detto che ricorrerà anche in sede civile per chiedere un risarcimento danni di 10mila euro.
Il 41enne attende anche il processo per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.