Senigallia

Dai Nomadi e da Senigallia un brano anti coronavirus

Porta la firma di Marco Petrucci e Francesco Ferrandi l'ultimo brano della band emiliana: “Fuori la paura” racconta della vita al tempo del coronavirus e lo combatte con uno scopo benefico

Da sinistra: Francesco Ferrandi, il leader dei Nomadi Beppe Carletti e Marco Petrucci
Da sinistra: Francesco Ferrandi, il leader dei Nomadi Beppe Carletti e Marco Petrucci

SENIGALLIA – Due i senigalliesi che hanno firmato l’ultimo brano dei Nomadi, “Fuori la paura”. Sono Marco Petrucci e Francesco Ferrandi (quest’ultimo di Chignolo Po, ma senigalliese di adozione), giunti al loro 14esimo brano in collaborazione con la band emiliana. Un singolo nato a sorpresa e in pochi giorni per accendere una piccola luce, un grido di speranza lanciato nel buio di questi giorni caratterizzati dallo stare rinchiusi in casa per non diffondere ulteriormente il contagio da coronavirus.

Petrucci ha composto il testo, Ferrandi ha realizzato la base musicale su cui poi sono intervenuti i Nomadi. «Tutto è nato pochi giorni fa – spiega Petrucci – abbiamo proposto il brano a Beppe Carletti, il quale a sua volta ha coinvolto Paolo Belli nel progetto. Un progetto che ha preso vita a distanza tra i musicisti, vista l’impossibilità di muoversi. Senza considerare il lavoro straordinario svolto nelle rispettive abitazioni, a scapito del normale metodo di lavoro. Anche questo è segno del tempo che stiamo vivendo». In quattro giorni è uscito il pezzo: «per questo mi sento di ringraziare i Nomadi per aver accolto con entusiasmo questo progetto e aver lavorato con modalità eccezionali pur di poterlo trasformare in una canzone: c’era davvero tanta voglia di fare», ha concluso Petrucci.

“Fuori la paura” prova a raccontare il momento attuale, tra vite stravolte e paure che si pensava fossero confinate solo agli scenari cinematografici. Da qui hanno mosso i primi passi Petrucci e Ferrandi con un testo al plurale, un coro unanime che esprime le sue paure nella volontà di “chiudere fuori la paura” e che vuole essere una speranza, un’esortazione perché “il bene poi ritorni”.

Il brano, in rotazione radiofonica da ieri 24 marzo e presto disponibile in digital download e sulle principali piattaforme streaming, ha anche uno scopo benefico e solidale: gli eventuali proventi realizzati saranno devoluti dai Nomadi all’IRCCS dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per la ricerca in atto sul farmaco anti Covid-19.
Questo il link al brano su Youtube: https://youtu.be/OK1OQVFry4c