Senigallia

Senigallia e il mondo della cultura piangono Leonardo Barucca

Lutto sulla spiaggia di velluto per "Leo", uno degli animatori più attivi nel mondo culturale locale. Aveva rilanciato il dialetto e la poesia. «Perdiamo un poeta, un fine intellettuale»

Leonardo Barucca
Leonardo Barucca

SENIGALLIA – Lutto in città per la morte di Leonardo Barucca, uno dei più attivi animatori della scena culturale e dialettale senigalliese. L’uomo, 63 anni, era da un paio di settimane ricoverato in ospedale per problemi cardiaci, prima a Senigallia poi al polo regionale a Torrette di Ancona dove è deceduto oggi, 7 maggio, per numerose complicanze conseguenti a un intervento chirurgico.

Leonardo Barucca, per tutti “Leo”, se n’è andato in silenzio ma la sua scomparsa è di quelle che fanno rumore perché la spiaggia di velluto perde una delle persone che più hanno contribuito alla riscoperta, alla rinascita se vogliamo, del dialetto senigalliese.

A livello professionale aveva iniziato la sua carriera con l’albergo Stella, poi aveva gestito una lavanderia e infine era stato, assieme alla moglie Patrizia, responsabile della struttura Casa Rossa, la comunità educativa per minori istituita dalla cooperativa Vivere Verde Onlus a Senigallia.

Ma la sua passione per la politica, la cultura e la lingua locale era più forte: Leonardo Barucca era nel direttivo della formazione politica “La città futura”, poi trasformatasi in “Diritti al Futuro” e, pur non avendo mai ricoperto incarichi istituzionali, era molto attivo, soprattutto sul tema dell’ambientalismo.

Dal 2013 aveva fondato, con il compagno di avventura Simone “Quilly” Tranquilli e altre personalità come Andrea Scaloni, l’associazione culturale Gent’d’S’nigaja: con essa promuovevano appuntamenti ed esibizioni, anche nelle scuole. E realizzava sketch ironici, rivisitando in dialetto senigalliese scene di stretta attualità, con personaggi di tutto il mondo.

Altra sua grande passione era la poesia. «Sono molto dispiaciuto perché con Leo Barucca perdiamo un poeta, un fine intellettuale», ricorda Mauro Pierfederici, consigliere comunale delegato alla cultura. «Era uno studioso e soprattutto era una delle anime di Senigallia che aveva rilanciato la voglia di riscoprire la lingua dialettale locale. Davvero è una grande perdita».

Leo Barucca lascia la moglie Patrizia e il figlio Pietro. Ancora non è stata fissata la data del funerale che comunque, stando alle attuali disposizioni anti coronavirus, sarà fruibile solo per i parenti più stretti.

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