Senigallia

Covid, la rsa di Corinaldo ospiterà i pazienti positivi dimessi dall’ospedale

La conferma arriva dal direttore dell’Area Vasta 2 Guidi. Dopo i casi di positività dei giorni scorsi in tre ospiti e due operatori, sono in corso le operazioni di trasformazione di uno dei due moduli

CORINALDO – La Rsa di Corinaldo diverrà una rsa covid, dal 10 gennaio a data da definirsi, probabilmente fino alla fine della quarta ondata di pandemia legata al covid-19. La conferma arriva dal direttore dell’Area Vasta 2 Giovanni Guidi. Dopo alcuni casi di positività registrati nei giorni scorsi in tre ospiti e due operatori, sono in corso le operazioni di trasformazione di uno dei due moduli – il B – in covideria. Saranno trasferiti gli altri pazienti, tutti i negativi e quelli del modulo A, in altre realtà dell’av2 come Chiaravalle, Filottrano o Castelfidardo se lo necessiteranno, oppure se possibile, torneranno a casa.

La scelta è ovviamente dovuta all’aumento di contagi legato alla quarta ondata, in cui la variante Omicron sembra farla da padrona un po’ in tutto il globo, con picchi di oltre il 90% dei casi di positività, per esempio, negli Stati Uniti. In Italia si stima che la variante individuata in Sud Africa sia arrivata già oltre la metà dei casi registrati. L’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità ha segnalato che nel mondo nella settimana a cavallo tra le festività e il nuovo anno è stato raggiunto un nuovo record, con il picco di 9,5 milioni di casi covid.

Ospedali in affanno

Da questo dato si comprende la portata dell’ondata di pandemia che sta facendo registrare un aumento della pressione su tutti i sistemi ospedalieri italiani e all’estero. Di conseguenza, è arrivata la decisione di trasformare la Rsa di Corinaldo – per quanto riguarda l’area vasta 2 – in rsa covid, adibita cioè a ospitare i pazienti positivi dimessi dal nosocomio di Senigallia e da quelli limitrofi. Venti i posti disponibili (il solo modulo B), dovendo ridurre la capacità della struttura.

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