Senigallia

Covid-19: otto casi accertati a Corinaldo. L’appello del sindaco

Matteo Principi: «No a bollettini che accentuano solo il senso di allarme e di scoramento, ma teniamo alta l'attenzione. Attraversiamo una situazione delicatissima»

Matteo Principi
Matteo Principi

CORINALDO – Sono otto i casi accertati di positivi al covid-19 nel borgo gorettiano. Lo ha annunciato l’amministrazione comunale, che invita i propri cittadini alla prudenza nei comportamenti soprattutto nei luoghi pubblici ma anche a non scoraggiarsi dato il numero attualmente basso di contagi nel territorio comunale.

Uno dei positivi era stato registrato anche nella scuola dell’infanzia A.Veronica pochi giorni fa, tanto che una sezione è stata messa in quarantena, assieme ai genitori dei piccoli.

«Oggi alcuni dei nostri bambini sono in casa, in isolamento fiduciario – spiega il sindaco Matteo Principi -. Non hanno alcuna responsabilità e a volte sono i più attenti alle regole, ma ne stanno pagando le conseguenze».

Proprio dall’amministrazione comunale c’è stata molta attenzione a non divulgare troppi dati relativamente alla pandemia: non tanto per questioni di segretezza, quanto per non contribuire a quella sovrabbondanza di comunicazioni che c’è tra i mass media: «Fin dall’inizio di questa seconda ondata pandemica, abbiamo scelto di non distribuire “bollettini di contagiati” – continua Principi -, ma di dare comunicazione immediata in caso di significative variazioni. Crediamo che l’esasperazione comunicativa possa accentuare quel senso di allarme e di scoramento che, soprattutto per le persone più fragili, può essere molto pericoloso».

Se la paura è legittima, la sovraesposizione mediatica dei contagi può avere conseguenze ancora più negative. In questo contesto in cui i dati a livello nazionale sono decisamente peggiorati. Corinaldo a oggi, 12 novembre, può certificare solo pochi casi di positività. «Lo interpretiamo come un segnale di attenzione e sensibilità verso la delicatissima situazione che attraversiamo. Una cura che la Comunità tutta riserva verso se stessa. Ma Corinaldo non è un’isola e come tale vive in simbiosi con tutto il territorio, dove i numeri sono preoccupanti. Come comunità dobbiamo continuare a tenere alta attenzione e rispettare tutte le regole che conosciamo per prevenire il contagio. Basta una cena fra amici per accendere un focolaio difficile da controllare, o un’imprudenza in luogo pubblico».

Dunque un appello a rispettare con ancora più attenzione le norme anti covid per evitare che si registrino casi diffusi come avvenuto in altre realtà anche della stessa vallata del Misa e Nevola. «La salita per uscire da questa situazione è ancora molto ripida, ma la storia stessa della nostra Corinaldo ci insegna che insieme siamo destinati a “tornare a vivere”».

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