Senigallia

Coronavirus e lavoro: web call nelle Marche per parlare di tutele sociali

Lanciata un'iniziativa per mercoledì 18 marzo: si discuterà online di ammortizzatori sociali durante l'emergenza covid-19: tra le proposte un "reddito di quarantena"

Strada Statale 16 deserta

SENIGALLIA – Le difficoltà connesse all’emergenza coronavirus non si limitano alle questioni sanitarie. Anche gli aspetti economici stanno diventando una ulteriore criticità in un contesto già di per sé molto grave. E su questo punto si concentra l’iniziativa lanciata in tutta Italia una settimana fa e diffusasi anche nelle Marche e a Senigallia: un’assemblea via web per discutere di un percorso collettivo nel mondo del lavoro, che porti a una sorta di reddito da quarantena.

«Vogliamo costruire – scrivono gli attivisti senigalliesi e marchigiani – un percorso collettivo volto ad ottenere subito un “reddito di quarantena” per affrontare le primissime esigenze economiche e successivamente conquistare maggiori tutele sociali. Il problema non è ciò che il Governo fa, ma quello che non farà: sta a noi organizzarci perché la crisi economica e sociale che lascerà la pandemia non sia pagata sulla pelle e con le tasche di tutte e tutti noi».

L’iniziativa si presenta come una discussione organizzata attraverso una piattaforma di webconference rilanciata in diretta su facebook; un modo per raggiungere centinaia di persone e parlare insieme degli effetti del coronavirus e dei decreti sul mondo del lavoro. Pur restando a casa centinaia di persone di tutta Italia hanno potuto discutere ed organizzarsi a livello nazionale il 12 marzo e poi a livello regionale a partire da ieri, martedì 17, in Veneto e oggi, mercoledì 18 marzo, nelle Marche.

Saranno coinvolte praticamente tutte le figure lavorative precarie che il Covid-19, ma più che altro l’assenza di provvedimenti adeguati, ha lasciato senza reddito. Dal mondo educativo e delle cooperative a quello dello spettacolo dove migliaia di attività si son bloccate; dagli esercizi commerciali alle piccole imprese su cui si fonda l’Italia, alle strutture ricettive e turistiche, al mondo dell’artigianato. Chi non ha più la possibilità di recarsi al lavoro, chi non può tenere aperta la propria attività, chi non ha clienti non guadagna e non mangia. Di contro, le spese continuano ad arrivare.

Ecco perché è stata lanciata l’iniziativa: è quanto mai «urgente l’adozione di tutele sia economiche che sanitarie per tutte le categorie di lavoratori e di lavoratrici, indipendentemente dal tipo di contratto o status professionale – pensiamo ai lavoratori indipendenti, autonomi e alle ditte individuali o micro imprese, così come alla prigione del lavoro nero e grigio. Le ordinanze restrittive emanate per fronteggiare la diffusione del c.d. “Nuovo Corona Virus”e per ultimo il DPCM dell’8 marzo hanno messo a nudo e drammatizzato la condizione di estrema precarietà, assenza di tutele e bassi redditi che colpisce in particolare i lavoratori e le lavoratrici di alcuni settori dei servizi quali quello della cultura, delle arti, dello spettacolo, dello sport e dell’intrattenimento, del turismo, dell’educazione e dei servizi sociali in appalto».

L’assemblea marchigiana si terrà oggi, mercoledì 18 marzo, alle ore 18 in web call: per partecipare, scrivi a redditodiquarantenamarche@gmail.com oppure su Whatsapp o Telegram al 3271498616. Dalle 17.30 sarà possibile collegarsi per effettuare delle prove tecniche. L’assemblea verrà trasmessa anche in diretta facebook su https://www.facebook.com/globalprojectinfo/.

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