Senigallia

Corinaldo, nell’odg del consiglio comunale non c’è la mozione sul mercato in centro storico

Tra i punti non compare la mozione presentata il 24 gennaio dal consigliere Luciano Galeotti, del gruppo di minoranza “In movimento - Corinaldo c’è”

Il mercato cittadino di Corinaldo negli anni '50
Il mercato cittadino di Corinaldo negli anni '50

CORINALDO – Convocato per mercoledì 31 gennaio il Consiglio Comunale che si occuperà per lo più di questioni economico-finanziarie. La seduta si terrà alle ore 21 nella sala A.Ciani per discutere di un ordine del giorno che comprende soprattutto l’approvazione del documento unico di programmazione e del bilancio 2018-2020.

Tra i vari punti che compongono l’ordine del giorno c’è anche la questione della determinazione delle aliquote e delle detrazioni per l’imposta municipale propria, “imu”, così come per la tasi (tassa servizi indivisibili), per la tari (tassa servizio rifiuti) e per l’addizionale comunale irpef relative all’anno 2018.

Tra i punti non compare la mozione presentata dal consigliere comunale Luciano Galeotti, del gruppo di minoranza “In movimento – Corinaldo c’è”. La mozione – presentata il 24 gennaio – verteva sulla possibilità di ripristinare il mercato settimanale del mercoledì all’interno delle mura, in quella che è la sua sede storica, con l’occasione di creare una filiera con i produttori locali.

Il progetto parte dal principio inserito nello statuto comunale di “tutelare i valori storici e le tradizioni locali”, nonché “promuovere la vocazione turistica della città e “valorizzare le tradizioni, gli usi e i costumi.

«L’appuntamento del mercato del mercoledì, nel nostro comune – dichiara Galeotti -, rappresenta indiscutibilmente un valore storico legato alla tradizione e da sempre ha rappresentato il centro della vita cittadina luogo di incontro, di integrazione e socializzazione oltre che di compravendita e costituisce inoltre un sostegno concreto per la popolazione anziana e per i cittadini con limitate possibilità di spostamento con ricadute positive anche sulla rete produttiva esistente. Qualche decennio passato fu spostato e decentrato in un luogo anonimo quello del piazzale Bucci poiché erano in atto dei lavori di pavimentazione all’interno del centro storico, col dire che in seguito sarebbe stato rimesso nel suo luogo storico e magari allargato e potenziato riconoscendone le caratteristiche indiscutibili di aggregazione e socializzazione. Quasi abbandonato in questo luogo anonimo, il mercato settimanale del mercoledì ha gradualmente perso le sue connotazioni risultando più un mercato itinerante dallo scialbo contraccambio merce-denaro, tant’è che è diminuito sostanzialmente il numero di frequentatori e di conseguenza quello dei commercianti ambulanti».

Il mercato cittadino di Corinaldo in piazza delle Erbe
Il mercato cittadino di Corinaldo in piazza delle Erbe

Annotazione a cui sono giunti anche i commercianti che hanno evidenziato in una recente riunione la necessità di ridare vita al mercato settimanale ripristinando le condizioni anteriori allo spostamento nel piazzale Bucci. Anche altri comuni promuovono l’iniziativa del mercato dentro le mura storiche anche pubblicizzandolo sul web, cosa che per Galeotti sarebbe utile ai fini della valorizzazione delle attività economiche del posto e turistiche dell’intero paese gorettiano.

L’iniziativa potrebbe inoltre favorire la creazione di gruppi di acquisto locale che permettano alle aziende agricole del territorio di vendere i loro prodotti a km zero, creando una filiera ortofrutticola tipica corinaldese, utile per richiamare le persone.

Il mercato di Corinaldo: commercio di stoffe nel 1936
Il mercato di Corinaldo: commercio di stoffe nel 1936

Anche la questione della dislocazione dei 31 posteggi attuali e della sicurezza è stata attentamente valutata dal gruppo di minoranza: tutti troverebbero posto in otto luoghi del centro storico contigui, partendo: via del Corso, via del Calcinaro, largo X agosto, via del Corso, largo XVII settembre, piazzetta Spirito Santo, via Santa Maria Goretti, piazza del Terreno, piazza del Cassero.

Una sistemazione che – secondo lo studio di fattibilità del progetto “nuovo mercato del Centro Storico” – evidenzia l’insussistenza di alcun impedimento per la sicurezza pubblica e le condizioni di emergenza. «Tutte le vie di fuga sono libere da ostacoli di alcun genere e permettono il normale deflusso dei pedoni. Ogni luogo destinato ad ospitare i posteggi degli ambulanti permette l’accesso dei veicoli di emergenza».

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