Senigallia

Corinaldo, al via il recupero del tiro a segno

Prima avverrà l’acquisizione, a titolo non oneroso, del’area dell’ex campo attualmente in avanzato stato di degrado e abbandono. Il secondo passaggio sarà la piantumazione per renderlo un parco pubblico

Palazzo del Comune di Corinaldo

CORINALDO – L’amministrazione ha dato avvio all’iter procedurale con cui si acquisirà, a titolo non oneroso, l’area dell’ex campo di tiro a segno, dando inizio così a un percorso che avrà come obiettivo la riqualificazione e la valorizzazione di un’area attualmente in avanzato stato di degrado e abbandono. Il Comune, nel dare via a questo percorso, ha stipulato un apposito accordo di valorizzazione del bene con la Sovrintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche che ha dichiarato l’immobile di interesse storico-architettonico.

L’area annessa all’immobile, adibita un tempo al tiro a segno, è, attualmente, in parte utilizzata come parcheggio a servizio dell’adiacente scuola dell’infanzia “Tiro a segno”, ed è stata individuata come area per la piantumazione di nuove alberature “Un albero per ogni neonato”; la restante è incolta e inutilizzata.

L'ex campo di tiro a segno di Corinaldo
L’ex campo di tiro a segno di Corinaldo

«L’ex campo di tiro a segno, sebbene versi in questo stato di abbandono e degrado da diverse decadi, rimane, nell’identità collettiva, una significativa memoria storica delle abitudini e degli stili di vita della persone, un punto di riferimento nel nostro paesaggio culturale che va preservato e valorizzato. In accordo con l’assessore alla Cultura e alla valorizzazione dei beni culturali Giorgia Fabri, riteniamo che investire nel recupero e nella valorizzazione del nostro patrimonio storico-culturale, rappresenti un valido strumento per rafforzare le radici della nostra comunità e il senso di appartenenza ad un territorio e ad una comunità che fanno di una persona un cittadino», spiega l’amministrazione in una nota.

L’amministrazione ritiene che tale struttura di interesse storico-artistico (così denominata dalla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale delle Marche), collocata lungo la strada provinciale, in piena vista, meriti un destino migliore di quella lenta decadenza dovuta a incuria e assenza di risorse e progettualità; per questi motivi investirà le risorse necessarie per far ritornare a vivere la struttura, iniziando a piantumare in loco essenze arboree idonee all’abbellimento e alla riqualificazione del sito: ciò permetterebbe la fruizione dell’area quale parco pubblico che potrebbe essere utilizzato in primis dagli alunni della scuola dell’infanzia adiacente come “aula verde” e dai proprietari dei cani quale area (recintata) per la sgambatura dei medesimi. Verranno rifatte le opere murarie danneggiate e la struttura portante di copertura, senza snaturare l’impianto storico dell’edificio. Per quanto riguarda la sistemazione dell’area verde, verrà ripulita per poi piantumare essenze che non richiedano interventi di potatura e irrigazione, ma abbiano valore estetico. Per l’effettuazione degli interventi si stima una spesa di 40mila euro, coperti con mezzi ordinari di bilancio e con fondi provenienti dall’ “Art bonus”.

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