Senigallia

Cna preoccupata per nuovi possibili poli commerciali fuori dal centro storico di Senigallia

Il segretario Giacomo Mugianesi esprime le sue perplessità: «Ci sembra in contrasto con quanto fatto finora, tenderà a portare fuori dal centro le persone e le attività»

Giacomo Mugianesi
Giacomo Mugianesi

SENIGALLIA – Preoccupazione è stata espressa dalla Cna locale per la possibile nascita di un nuovo polo commerciale nel quartiere Vivere Verde. Una notizia che fa tornare alla mente le polemiche degli scorsi anni per la costruzione di un altro centro commerciale, nella vicina Marotta, contro cui tante associazioni si erano schierate. Oggi la polemica torna nella stessa maniera.

Secondo la Cna di Senigallia, bisognerebbe infatti «scongiurare ogni azione che potrebbe causare uno spopolamento del centro cittadino dovuto alla delocalizzazione del commercio». Di tutt’altra prospettiva sono infatti sia le azioni che le sigle sindacali e le associazioni di categoria hanno messo in piedi negli anni, sia le stesse manovre istituzionali.

«Ci sembra un po’ in contrasto – dice Giacomo Mugianesi, segretario Cna Senigallia – il fatto che da un lato l’amministrazione stia progettando nuovi parcheggi per servire il centro, dall’altro stia verificando la possibilità di realizzare centri commerciali in aree diverse. La prima azione, infatti, tende a portare gente nel cuore della città, la seconda tende a portarla fuori».

Il centro storico riveste infatti un’importanza notevole nel tessuto imprenditoriale cittadino che non andrebbe continuamente attaccato da manovre discutibili; ma riveste un’importanza anche a livello sociale e culturale, motivo per cui non si avverte la necessità di autorizzare costruzioni che potrebbero spopolare il centro.

Un’ultima questione viene sollevata dalla Cna che nel frattempo assicura il monitoraggio dei processi verso eventuali nuovi insediamenti commerciali: «dobbiamo mantenere un equilibrio economico nella città – conclude Mugianesi – tenendo ben presente che il centro cittadino e le aree produttive devono essere sostenute».

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