Senigallia

Classi senza aule al liceo scientifico Medi di Senigallia, la situazione arriva in consiglio comunale

L'ex casa del custode Opafs potrebbe salvare gli studenti del liceo scientifico dal trasloco in altri plessi della città. Da verificare però la disponibilità della Provincia di Ancona e, soprattutto, dell'Erap che ha acquistato nel 2012 l'edificio dal Comune di Senigallia

Il liceo scientifico Enrico Medi di Senigallia ripreso dall'alto
Il liceo scientifico Enrico Medi di Senigallia ripreso dall'alto

SENIGALLIA – Il liceo scientifico statale Enrico Medi di Senigallia è in grave difficoltà. Ben quattro classi non hanno infatti a disposizione le aule per poter svolgere le attività didattiche. È la denuncia arrivata in consiglio comunale attraverso l’interpellanza del consigliere di Unione Civica Luigi Rebecchini, il quale segnala la grave situazione all’amministrazione e a tutti i consiglieri presenti.

La problematica non è proprio recente: da anni infatti è in costante aumento il numero degli iscritti al liceo Medi che occupa l’edificio di piazza Toti e all’interno del cui cortile/giardino è presente anche un altro edificio, la cosiddetta ‘ex casa del custode’ che è stata nella precedente consiliatura venduta all’Erap.

«Oggi le attività didattiche vengono garantite solo attraverso la rotazione nelle aule a disposizione delle classi di alunni iscritti – ha dichiarato in aula Rebecchini – e tutti gli spazi possibili sono stati adibiti ad aula scolastica. Questo è valso per i laboratori, per l’aula insegnanti, venendo a mancare quindi un qualsiasi spazio per il confronto tra i docenti, per l’aula di disegno».
Ma il ‘prospetto’ presentato dal consigliere Rebecchini sul futuro del liceo scientifico Medi non è certo roseo: «se dovesse continuare questo trend di aumento degli alunni iscritti, si sarà costretti a spostare le classi in altro plesso scolastico, con conseguente disagio per gli studenti e per l’attività didattica».

L'intervento di Luigi Rebecchini durante il Consiglio comunale del 26 ottobre a Senigallia
L’intervento di Luigi Rebecchini durante il Consiglio comunale del 26 ottobre a Senigallia

Ma forse una soluzione c’è. L’amministrazione comunale può ancora fare qualcosa nonostante l’ex casa del custode sia stata venduta nel marzo 2012 all’Erap – scelta «sciagurata» l’ha definita Rebecchini «per fare cassa» con la giustificazione che sarebbero stati a disposizione alloggi popolari.

Il fabbricato ricade infatti all’interno del giardino del liceo scientifico, occupando un angolo abbastanza grande da poter contenere uffici e spazi per l’amministrazione scolastica, in modo che vengano liberate aule per le classi in costante aumento. Secondo il consigliere, la giunta comunale può farsi portavoce verso l’Erap e verso la Provincia di Ancona che ha competenza in materia di edilizia scolastica per gli istituti superiori di tale problematica e di tale proposta che consentirebbe di recuperare spazi e di evitare che il liceo scientifico vada in “giro per la città”.

l'ex casa del custode Opafs in viale IV Novembre a Senigallia
l’ex casa del custode Opafs in viale IV Novembre a Senigallia

Al consigliere ha risposto il vicesindaco e assessore all’urbanistica Maurizio Memè che ha ricordato come il Comune si sia già fatto parte attiva ma che deve tornare a verificare se la Provincia e il dirigente scolastico Daniele Sordoni hanno intavolato un discorso.
«In passato – spiega Memè – la rotazione delle classi nei laboratori era prassi comune e consentiva la piena fruibilità delle classi. Mi prendo l’impegno di verificare la disponibilità della Provincia e dell’Erap per capire se si possa sfruttare quel contenitore – riferendosi all’ex casa del custode Opafs, Ndr – oppure se vi siano altri spazi di proprietà della Provincia da mettere a disposizione degli studenti del liceo scientifico Enrico Medi per garantire la piena operatività didattica ma sempre all’interno del territorio comunale di Senigallia».

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