Senigallia

Ciclovia adriatica, consegnato il cantiere per il ponte ciclopedonale sul Cesano tra Senigallia e Mondolfo

L'infrastruttura da 4,5 milioni sarà lunga 200 metri, larga 5: collegherà le province di Ancona e Pesaro Urbino, andando a completare il progetto presentato più di tre anni fa. Ma i lavori non partiranno subito

Il progetto del ponte ciclopedonale sul Cesano
Il progetto del ponte ciclopedonale sul Cesano

SENIGALLIA – Consegnato il cantiere relativo ai lavori del ponte ciclopedonale al Cesano, che collega i due comuni di Senigallia e e Mondolfo e le due province di Ancona e Pesaro Urbino. L’incontro, di lunedì mattina, è di fatto una buona notizia per ciclisti, turisti e amanti delle due ruote dopo il tanto silenzio che era calato sul progetto atteso già per la fine del 2022.

Assieme ai sindaci Massimo Olivetti e Nicola Barbieri e all’assessore regionale ai lavori pubblici Francesco Baldelli, c’erano anche i tecnici regionali e della ditta che ha ricevuto l’appalto: insieme è stato svolto un sopralluogo alla foce del fiume Cesano per vedere meglio dove nascerà l’infrastruttura, lunga circa 200 metri e divisa su tre campate.

L’investimento economico è di 4,5 milioni di euro. L’assessore regionale Francesco Baldelli ha spiegato che «il ponte ciclopedonale sul fiume Cesano unirà non solo i territori e le comunità di Senigallia e Marotta-Mondolfo, ma in generale le Province di Ancona e Pesaro Urbino dando una risposta agli utenti deboli della strada, come pedoni e ciclisti, oggi costretti ad utilizzare la Statale 16 Adriatica pericolosa per la sua mole di traffico».

Il cantiere però prenderà il via solo nei prossimi mesi, prolungando ancora il completamento della ciclovia adriatica. Per il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti si tratta di dare concretezza al progetto con «un nuovo anello della Ciclovia Adriatica, atteso da molti anni». Il collega di Mondolfo Nicola Barbieri ha sottolineato sia la «grande valenza dal punto di vista turistico, della mobilità sostenibile e del miglioramento della qualità della vita dei cittadini» sia la possibilità di valorizzare anche una zona quasi mai al centro di interventi di riqualificazione. «Un sogno che finalmente diventerà realtà».

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