Senigallia

Cade sul marciapiede, Comune di Senigallia condannato al risarcimento

In consiglio comunale il riconoscimento del debito fuori bilancio a seguito della sentenza del tribunale di Ancona per i fatti risalenti al 2017 in via Venezia

via Venezia, zona piano regolatore, Portone, Senigallia, urbanistica, strade, viabilità
Un tratto di via Venezia a Senigallia

SENIGALLIA – Debito fuori bilancio quello riconosciuto ieri, 30 aprile, dal consiglio comunale senigalliese dopo la condanna al risarcimento di una donna caduta su un marciapiede. L’episodio risale al 2017, quando una donna inciampò sul bordo del marciapiede in via Venezia, zona ex piano regolatore 1933, reso poco visibile dall’erba troppo alta.

Dopo la caduta e le cure mediche, partì la causa civile: il Comune di Senigallia è stato condannato dal tribunale di Ancona, con sentenza 1355 del novembre 2020, a risarcire la donna per quasi 20 mila euro, iva inclusa. 

Ieri, in consiglio comunale, il sindaco Massimo Olivetti ha illustrato la situazione che costringe l’amministrazione a reperire le risorse utili al risarcimento. L’ente era anche all’epoca dei fatti coperto dall’assicurazione che provvederà però al pagamento solo di metà dei 19.474 euro necessari: l’altra metà dovrà essere corrisposta dal Comune come previsto dalla franchigia. Per stanziare tali risorse, si dovrà dirottare parte dei fondi per l’inventario comunale.

Lo stesso sindaco ha poi annunciato che nel nuovo bando assicurativo stipulato, la franchigia prevista per casi simili scende a 5 mila euro.

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