Senigallia

Senigallia, botta e risposta Romano-Pizzi sulla piscina comunale delle Saline

Il capogruppo Pd attacca l'amministrazione: «Gestione diretta inadeguata o assente». La replica dell'assessore: «Pesante eredità e cambi di posizione, a breve riaprirà»

La piscina delle Saline, a Senigallia
La piscina delle Saline, a Senigallia

SENIGALLIA – Dopo settimane di silenzio sullo stato delle piscine comunali delle Saline e del Molinello, finalmente la situazione si sblocca. Con l’inizio della scuola, sono solite tornare in attività – ma anche prima – le società sportive che negli impianti comunali cittadini svolgono i loro allenamenti, quando non utilizzati dalle persone per corsi o abbonamenti individuali. C’è voluta la polemica politica per far parlare nuovamente di piscine.

La acque si sono agitate con l’intervento del capogruppo in consiglio del Pd Senigallia Dario Romano che invocava, da parte dell’amministrazione comunale, risposte alle ragazze e ai ragazzi che praticano sport, alle loro famiglie e alle società sportive. Tante le perplessità che i cittadini hanno manifestato per l’attività della piscina delle Saline non ancora ripresa, dopo un anno e mezzo di stop e dopo l’estate in cui si fermano le attività. Tanti i dubbi anche per lo stato dell’impianto al Molinello, vetusto e non sempre tenuto al meglio.

«Paradossale è la situazione delle piscine, in particolare quella delle Saline, che da mesi aspetta di veder partire il project financing per la gestione del Centro Sportivo, con relativi investimenti annessi per centinaia di migliaia di euro. Il Comune invece cosa sta facendo? Continua a gestire in maniera diretta le strutture, con un doppio danno, dato dai mancati investimenti e dalle spese che si continuano a sostenere, fornendo un servizio decisamente inadeguato o addirittura assente. Inoltre, sembrerebbe ci sia in atto una rinegoziazione delle condizioni dell’appalto: condizioni di cui non sappiamo niente come consiglieri comunali, nonostante svariati solleciti posti in essere dall’opposizione. Una situazione connotata da una grave mancanza di trasparenza e coinvolgimento dell’intera assise cittadina».

Pronta la replica dell’assessore allo sport nonché vicesindaco Riccardo Pizzi. «Dopo dieci anni passati in consiglio comunale, gli ultimi cinque da presidente dell’assise cittadina, il consigliere di minoranza Romano si sveglia dal torpore. Svegliatosi di soprassalto, si ricorda che per la “cittadella dello sport” (ovvero la gestione della piscina delle Saline, del pattinodromo “Francesco Stefanelli”, della pista di atletica e dei campi da tennis) era stato presentato un progetto di finanza. Progetto aggiudicatosi da una cordata di soggetti nel luglio 2019. A febbraio 2020 il T.A.R. respinge il ricorso presentato dalla ditta arrivata seconda; a marzo 2020 si cade nella emergenza sanitaria a causa del covid e tutti i settori subiscono un brusco e pesante contraccolpo, tra questi in particolare le piscine. Ad agosto 2020, la U.I.S.P. chiede di rivedere il Piano Economico Finanziario affermando che, a causa delle restrizioni anti-covid, la gestione economica del complesso sportivo non è più sostenibile. Fino a questo momento la Giunta in carica è quella guidata da Mangialardi con Romano presidente del consiglio, ma forse erano più impegnati nelle rispettive campagne elettorali. Sarebbe bello rimuovere il passato nefasto di cui è stato più o meno co-protagonista, consigliere Romano, così come della pesante eredità lasciata: altro che città perfetta! Avuto il parere di un consulente sulla richiesta di riequilibrio, relazione che sostanzialmente respingeva le richieste ulteriori, questa Amministrazione propose di prolungare la durata della concessione, e siamo a febbraio 2021. A fronte del diniego del soggetto aggiudicatario, si sono tenute diverse riunioni. Arriviamo ad agosto 2021 quando la U.I.S.P. cambia idea ed accetta di prolungare il contratto di un anno, rinviando di un anno i lavori per gli investimenti previsti. Proprio ieri (22 settembre, Ndr) si è svolto il sopralluogo tra tecnici del Comune e dell’aggiudicatario per consentire l’apertura nel più breve tempo possibile. Egregio consigliere Romano questa in sintesi la narrazione dei fatti e spero che riesca a comprendere che, gestendo soldi pubblici, non potevamo assolutamente muoverci diversamente. A differenza del passato ogni carta, ogni documento, ogni passaggio amministrativo è a disposizione di chiunque voglia accertarsi su quanto da me esposto. L’azione del Sindaco, dei colleghi assessori e mia personale, è quotidianamente ispirata alla tutela del patrimonio pubblico ed all’interesse di tutti i senigalliesi. E ciò che non è stato fatto in anni, decenni, impossibile farlo in pochi mesi».

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