Senigallia

Bambole contro l’Alzheimer e tablet per l’autismo: le iniziative del Rotary di Senigallia

Tra gli ultimi progetti portati avanti dal sodalizio ci sono l'acquisto e la donazione di supporti terapeutici per favorire l'approccio empatico, la comunicazione e l'interazione dei soggetti più fragili

Le bambole terapeutiche donate dal Rotary club all'ospedale di Senigallia
Le bambole terapeutiche donate dal Rotary club all'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Doppia iniziativa del Rotary che si pone nuovamente a fianco dell’ospedale e delle realtà sociali cittadine. Due i progetti infatti portati avanti nelle ultime settimane: le bambole terapeutiche e il Blue Rotary per offrire altri supporti alle fragilità.

La prima iniziativa è quella delle bambole terapeutiche, donate al reparto di medicina interna dell’ospedale cittadino “Principe di Piemonte” per poter avvicinare i pazienti affetti da deficit cognitivi. Lo spunto nasce all’estero, dalle “empathy dolls” della psicoterapeuta svedese Britt Marie Egedius Jakobsson: sono uno strumento con cui il paziente interagisce, mettendo in atto dinamiche di cura e affetto che hanno ricadute positive su stati d’ansia, agitazione, rabbia e apatia. Il loro scopo è quello di stimolare le emozioni favorendo l’empatia e la condivisione degli stati d’animo. 

Da tempo rivestono un ruolo molto importante tra le terapie non farmacologiche, nei confronti soprattutto dei malati di Alzheimer: favoriscono un approccio empatico, promuovono il contatto, stimolano le reazioni del paziente spingendolo ad uscire dall’apatia e ad aprirsi all’altro. Presso il reparto dell’ospedale di Senigallia (Ancona) c’è stata la consegna di diverse bambole terapeutiche da una delegazione del Rotary Club Senigallia, guidata dal presidente Giovanni Consalvo Traina. All’iniziativa erano presenti il direttore dell’Area vasta 2 Giovanni Guidi, la direttrice sanitaria del presidio senigalliese Valeria Benigni, la direttrice della medicina interna di Senigallia Laura Morbidoni e la direttrice dell’unità di pediatria Cristina Angeletti.

Martedì 12 luglio si è tenuta, invece, la cerimonia di consegna di un tablet alla cooperativa Vivere Verde onlus di Senigallia – Centro Il Cortile. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Blue Rotary” promosso dal distretto Rotary 2090 (Abruzzo, Marche, Molise e Umbria) ideato e concretamente realizzato in collaborazione con la rete delle associazioni ANGSA (Associazione nazionale dei genitori di soggetti autistici) di Abruzzo, Marche, Molise e Umbria. Si tratta di un ausilio tecnologico all’avanguardia contro l’autismo: dotato di uno specifico software di CAA (comunicazione aumentativa alternativa) personalizzabile, sarà utilizzato come facilitatore in ambito terapeutico, ma anche nella vita quotidiana, per superare limiti dovuti a deficit del linguaggio e della comunicazione. 

La consegna dal Rotary club alla cooperativa Vivere Verde onlus di Senigallia di un tablet contro l'autismo
La consegna dal Rotary club alla cooperativa Vivere Verde onlus di Senigallia di un tablet contro l’autismo

Il tablet di fatto ha applicazioni che consentono di personalizzare le attività a seconda delle esigenze: è di supporto all’autonomia del soggetto affetto da autismo ma anche alla comunicazione dei bisogni, in qualsiasi contesto di vita. Potrebbe essere utile anche a potenziare la relazione tra genitori e figli e a facilitare relazioni e scambi tra la persona normotipica (educatori, genitori, caregiver) e la persona autistica. Molte persone autistiche con gravi problemi di comunicazione, non riuscendo ad esprimere verbalmente un forte disagio o un dolore fisico, spesso non hanno altro mezzo che mettere in atto  comportamenti problematici, a volte persino autolesivi. Alla consegna hanno presenziato, tra gli altri, il past president del Rotary Club Senigallia Mario Massacesi e la presidente di ANGSA Marche Antonella Foglia: da loro è stato sottolineato come il senso dell’iniziativa sia quello di aiutare nelle loro problematiche comunicative e di interazione le persone con autismo: le stesse che, in special modo a causa della pandemia, hanno purtroppo visto ulteriormente amplificate situazioni di chiusura e di marginalità.

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