Senigallia

Senigallia, rallenta il mercato immobiliare ma i prezzi non calano: «Ecco perché»

L'intervista a Massimo Gerini, agente immobiliare dal 1986: «Io sono comunque fiducioso. Qui c'è un'ottima qualità della vita al di là dell'alluvione, tanti servizi e opportunità»

Nuove abitazioni in costruzione a Senigallia
Nuove abitazioni in costruzione a Senigallia

SENIGALLIA – Attualmente il mercato immobiliare sulla spiaggia di velluto sta vivendo un momento particolare, non di contrazione vera e propria ma comunque di rallentamento nelle attività di compravendita. Non tanto per l’alluvione, che anzi non sembra aver scalfito l’immagine e il nome di una città in cui abitare nonostante i due disastri in otto anni (2014 e 2022); quanto per la scarsità degli immobili in vendita, gli alti prezzi e la ridotta disponibilità di locali abitativi in affitto. Pesano poi alcuni fattori nazionali e internazionali: come in tutta Italia, c’è parecchia incertezza determinata dalle guerre in corso, dai continui rincari dei prezzi dei beni, dall’inflazione e dai tassi dei mutui ancora elevati. Ma qualche segnale di ottimismo c’è tra i professionisti del settore.

«Senigallia rimane sempre una bella meta, soprattutto per gli acquirenti in cerca di una prima casa – afferma Massimo Gerini, agente immobiliare dal 1986 – nonostante i mutui ancora non siano del tutto convenienti o ribassati». In generale si tratta perlopiù di giovani coppie che stanno facendo il primo passo verso una stabilità dopo magari aver passato qualche anno in affitto o piccoli nuclei familiari che scelgono una meta in pianura e con tutti i servizi raggiungibili in pochi minuti, anche in bicicletta. La fascia media, quella con appartamenti che si aggirano tra i 150 mila e i 250 mila euro di costo, è al momento quella più ricercata per le compravendite.

Senigallia con la sua spiaggia di velluto, con il suo turismo, con i suoi eventi, con i suoi ristoranti e la sua vitalità estiva è anche ben vista per la scelta di una seconda casa. A muoversi sono soprattutto persone dal mercato interno ma non mancano gli stranieri interessati, anche se sono in calo le richieste dall’estero. Certo, il mercato è più limitato non solo per le problematiche sopra descritte che gettano parecchia incertezza sul futuro, ma anche perché le tasse un po’ frenano gli acquirenti meno facoltosi, quelli che potrebbero permettersi una seconda casa ma solo riflettendo bene sull’acquisto e cercando il momento giusto o l’occasione.

Massimo Gerini
Massimo Gerini

Tra le zone più appetibili di Senigallia, ci sono certamente il lungomare, il quartiere del Vivere Verde e quello della Cesanella, ma anche la zona del Portone (ex piano regolatore) si difende bene nonostante sia stata pesantemente allagata dall’alluvione dell’ormai famoso 3 maggio 2014. Di costante interesse il centro storico, anche se si trovano pochissimi immobili in vendita. Faticano invece le aree di Borgo Bicchia e Borgo Molino o le altre che sono state interessate sia dall’alluvione del 2014 che da quella del 2022: «Vendere lì è molto difficile e chi ha una soluzione in quei quartieri pensa agli affitti brevi, per l’estate» continua l’agente immobiliare.

L’entroterra – grazie al fatto di essere in zone pianeggianti perlomeno nelle vicinanze di Senigallia – ha avuto un boom alcuni anni fa: all’inizio del duemila sulla costa si vendeva bene, ma a prezzi molto alti. Di conseguenza alcune località come Passo Ripe di Trecastelli, Casine di Ostra, Corinaldo hanno conosciuto una fase di elevata richiesta. Ora non è più così. Al di là degli affitti ormai introvabili (per cui ultimamente chi non può permettersi l’acquisto di una casa fatica anche a trovare soluzioni temporanee disponibili), dal 2008 in poi c’è una tendenza a lasciare un po’ le zone interne per spostarsi sulla costa. Altri comuni ancora più all’interno come Ostra Vetere, Arcevia o Barbara soffrono un po’ il fenomeno dello spopolamento dei piccoli centri. Tendenza poi accentuata nelle zone interne colpite dal disastro alluvionale del settembre 2022.

Quindi la spiaggia di velluto riesce in qualche modo a rimanere una meta gettonata. «A Senigallia c’è poca offerta di immobili usati: chi si fa una passeggiata lungo i 14 km di costa vedrà pochissimi cartelli “vendesi”» spiega ancora Gerini che conclude: «Quindi, appena c’è un appartamento buono, c’è la corsa per accaparrarselo e questo è per me un buon segnale. Ecco perché i prezzi non calano tanto. Qui c’è un’ottima qualità della vita, ci sono tanti servizi, eventi e opportunità. Io? Sono abbastanza fiducioso per il mercato di Senigallia anche perché ci sono vari interventi soprattutto di nuove costruzioni, di qualità, che porteranno benefici sia per la collettività in quanto riqualificano zone degradate, sia per l’indotto perché porteranno lavoro alle aziende del posto».

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