Senigallia

Senigallia, Orto verde: critiche dopo il consiglio comunale

Opposizione all'attacco della giunta Olivetti e della maggioranza per la mancata unanimità e la bocciatura quindi della mozione presentata dal centro sinistra

Il rendering del nuovo centro di produzione Orto Verde a Cesano di Senigallia
Il rendering del nuovo centro di produzione Orto Verde a Cesano di Senigallia

SENIGALLIA – Ancora critiche dall’opposizione alla giunta Olivetti. Durante il consiglio comunale dello scorso 18 aprile è stata respinta una mozione del centrosinistra sulla questione “Orto Verde” e ora serpeggia un po’ di malcontento. Di base – la critica è questa – ci sarebbe dovuta essere l’unanimità, almeno negli intenti, per cercare di sostenere chi promuove processi di potenziamento del lavoro nel senigalliese. Ma così non è stato.

La questione è presto riassunta: Orto Verde vuole rafforzare il centro di produzione di Senigallia, in zona Cesano, con una nuova cella frigorifera per un investimento di 21 milioni di euro, il 40% dei quali sostenuti con fondi Pnrr. Il progetto però è risultato decisamente impattante sull’ambiente e sul paesaggio, così ha riscontrato la soprintendenza che ha preannunciato il diniego all’autorizzazione. Ma così facendo si rischia di perdere il contributo milionario (circa 7-8 milioni di euro).

Subito è arrivata la sfuriata del presidente Giampaolo Pettinari, il quale ha minacciato persino che l’azienda potrebbe guardare altrove, verso nuovi insediamenti produttivi. In coda la politica: il centrosinistra ha chiesto di discutere degli ostacoli per cercare una soluzione e rimuoverli, agevolando quindi l’imprenditoria locale. 

Di più. Come i sindacati, i politici e i consiglieri locali hanno sottolineato come altri interventi edificatori siano stati invece favoriti dalla maggioranza di governo anche in zona dove un atteggiamento prudenziale avrebbe giovato all’ambiente e al paesaggio. Al Cesano di vicino c’è l’autostrada e il rischio è che la nuova cella frigorifera di 3.680 metri quadrati su 10 piani, alta quindi 30 metri circa, impedisca la visuale a chi viaggia.

Netto il giudizio critico dell’opposizione: «Con una manovra degna dei migliori tuffatori di nuoto, con un triplo carpiato, la maggioranza ha dato la colpa della situazione alle strumentalizzazioni dell’opposizione e, udite udite, direttamente all’azienda che ha presentato domanda. Una situazione che, come direbbe qualche membro della maggioranza olivettiana, è diventata “stucchevole”: noi aggiungiamo “grottesca”. Sta di fatto che la nostra mozione è stata bocciata ma possiamo egualmente ritenerci soddisfatti perché il dibattito è finalmente arrivato in consiglio comunale, grazie ai gruppi di Partito Democratico, Diritti al Futuro, Vivi Senigallia e Vola Senigallia».

Il sindaco Olivetti, nel suo ultimo intervento, ha dato disponibilità, a cercare di dare seguito all’investimento. Ma rimane pungolato dalle forze di opposizione che insistono: «Ora staremo a vedere i prossimi passi e vigileremo ancora più attentamente sulla questione: non ci interessa conoscere le responsabilità -che, con questa amministrazione, non sono mai di chi governa ma sempre di qualcun altro: sovrintendenza, regione, commissario, “chi c’era prima”-. Dopo 3 anni e mezzo, il “re è nudo”, non ci sono più scuse. Al di là degli asfalti e dei lavori pubblici coi soldi del PNRR e dell’Europa, questa amministrazione non è stata in grado di governare alcun processo complesso. Lo dicono i fatti, non l’opposizione».

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