Senigallia

Un’associazione culturale e un premio letterario dedicati ad Adolfo Gherardi

Nasce a Senigallia ‘La Rosa del Contino’, Battistuzzo-Cremonini: «Tener vivo il lascito materiale e morale del Conte». Il nome ispirato da Giacomelli

Ponte II Giugno e Portici Ercolani

SENIGALLIA – Ormai da anni palazzo Gherardi, l’edificio che chiude piazza Simoncelli e costituisce la prima infilata di portici Ercolani, ex sede del liceo classico Perticari, versa in uno stato di degrado, spesso dimenticato dalla città sia in senso amministrativo, sia culturale. Troppi pochi fondi per restaurarlo e gestirlo e in realtà ancora nessun vero progetto di futuro utilizzo.

Per ricordare che palazzo Gherardi fa parte del lascito del conte Adolfo Gherardi e per sviluppare una seria discussione sul suo uso futuro, è nata a Senigallia una associazione culturale per il “salvataggio di un bene così iconico e caratteristico dell’identità senigalliese”. L’associazione culturale La Rosa del Contino vuole ribadire che «il palazzo è intimamente legato al lascito morale del conte Adolfo Gherardi che istituì il Comune di Senigallia come suo erede universale» con lo scopo esplicito (si legge nel testamento) di aiutare i giovani poveri a studiare ed a farsi una posizione nel mondo.

«Dalla giunta Angeloni, che voleva trasformarlo in residence di lusso, siamo arrivati ora al sindaco uscente Mangialardi che sostiene si tratti della “sfida per la prossima amministrazione”, con la senatrice Amati (PD) che propone di trasformare la struttura nell’ennesimo Museo della Fotografia e del Contemporaneo – sottolinea il fondatore dell’associazione culturale “La Rosa del Contino”, Gaspare Battistuzzo Cremonini -. Riteniamo che il Palazzo Gherardi dovrebbe tornare ad essere una scuola, o un Conservatorio o ancora un centro di studi che però vada a servire i giovani senigalliesi, non già le élites cosmopolite che ruotano intorno al milionario mondo dell’arte contemporanea».

Da un lato, dunque, lo scopo di creare una consapevolezza nell’opinione pubblica circa l’urgenza del restauro di palazzo Gherardi e della sua restituzione alla cittadinanza; dall’altro, quello di organizzare dei convegni sulla figura di Adolfo Gherardi, sulla storia di Senigallia e del suo patrimonio, sempre tenendo presente l’istruzione e l’educazione dei giovani. Ultimo, obiettivo è la creazione di un premio letterario intitolato ad Adolfo Gherardi e rivolto agli studenti senigalliesi con la possibilità, per i vincitori, di veder pubblicata annualmente la propria opera.

L’impegno del fondatore nasce non da una parentela indiretta con il conte Gherardi (nipote del conte Adolfo era la zia Eugenia Benedetti Cremonini, e come lei la famiglia Benedetti – Forestieri) ma da un legame dovuto ai pomeriggi passati nella biblioteca Antonelliana ora situata sopra il foro annonario ma allora ospitata nel mezzanino del liceo ‘G. Perticari’. Perché il nome La Rosa del Contino? «L’ispirazione me l’ha data – spiega Gaspare Battistuzzo Cremonini – indirettamente il maestro Mario Giacomelli. Anni fa lessi che egli, come molti senigalliesi in questi cento anni, era devoto alla memoria del contino Adolfo Gherardi perché, secondo lui, il nobile “voleva aiutare quelli poveri, come me, a farsi un futuro migliore” e per questa ragione ogni settimana portava sulla tomba del ragazzo una rosa rossa, “simbolo di nobiltà d’animo.” Inoltre, caso vuole che lo stemma gentilizio dei Gherardi porti appunto, sotto due stelle, una rosa e perciò il nome dell’associazione è venuto, in qualche maniera, da sé».

Info: palazzogherardi@gmail.com www.palazzogherardi.org www.larosadelcontino.weebly.com.

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