Senigallia

Arte: inaugurato il murale di Leonardo Cemak ad Arcevia

L'opera riprende il disegno dell'artista fabrianese Aurelio C. del 1981. La pittura murale pian piano scomparve e da tempo l'amministrazione comunale stava studiando un modo per ripristinarlo e valorizzarlo

ARCEVIA – È stato inaugurato nei giorni scorsi il murale opera di Leonardo Cemak che riprende il disegno originale del 1981 di Aurelio C. L’intervento è stato portato a compimento – grazie ai contributi di Fondazione Carifac e Regione Marche – dall’amministrazione Perticaroli che ha proseguito nel solco tracciato nel 2017 dalla precedente giunta del sindaco Andrea Bomprezzi e dell’assessore Laura Coppa.

L’opera infatti riprende il disegno dell’artista fabrianese Aurelio Ceccarelli, conosciuto come Aurelio C., che lo realizzò con i mezzi del 1981, e di cui Cemak fu assistente. La pittura murale pian piano si rovinò sino a scomparire del tutto e da tempo l’amministrazione comunale stava studiando un modo per ripristinarlo e valorizzarlo: data l’impossibilità di restaurare il precedente intervento, si è scelta la strada di una nuova opera che “contenesse” quella originale.

Leonardo Cemak, senigalliese di nascita e da sempre vicino al territorio di Arcevia, ha ideato il suo bozzetto prevedendo il recupero della memoria del murale precedente insieme alla realizzazione di parti totalmente nuove. Con il prezioso aiuto di Maurizio Tisba, è riuscito a dipingere in due mesi di intenso lavoro il nuovo murale di Arcevia, collocato lungo la strada principale che porta al centro del paese.

Venerdì 16 l’inaugurazione a cui hanno partecipato gli amministratori di ieri e quelli attuali, l’artista Cemak e il critico d’arte Stefano Papetti, il quale ha elogiato l’operazione e la volontà delle due amministrazioni comunali di procedere con il ripristino della memoria di un’opera e dell’artista Aurelio C.

L'inaugurazione del murale realizzato ad Arcevia dall'artista Leonardo Cemak
L’inaugurazione del murale realizzato ad Arcevia dall’artista Leonardo Cemak

L’opera ritrae infatti un adolescente che tiene in mano il filo rosso della storia (mentre nell’opera precedente la figura maschile era rappresentata da un uomo adulto), come un simbolo di continuità tra passato e futuro: esprime il desiderio di volere mantenere l’equilibrio fra tutto ciò che è stato e quindi legato alla tradizione con tutto quello che sarà, legato quindi alla trasformazione. In mezzo c’è ovviamente la città di Arcevia, circondata dal quel suo paesaggio che in tanti invidiano.

Lo stesso ex sindaco Bomprezzi ha reso noto che «Prima Arcevia era il luogo del Murale, oggi Arcevia, grazie a Leonardo Cemak, è entrata nel Murale. Una nuova attrazione culturale si aggiunge al ricco patrimonio artistico arceviese!».

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