Senigallia

Argine critico a Senigallia: i residenti temono la piena del fiume Misa

Tecnici di Regione e Comune hanno effettuato un sopralluogo nella zona Molino Marazzana per verificare la segnalazione fatta da alcuni residenti

L'argine del fiume Misa in località Molino Marazzana
L'argine del fiume Misa in località Molino Marazzana

SENIGALLIA – C’è preoccupazione nella zona Molino-Marazzana per un argine che sembra presentare alcune criticità. Preoccupazione per la tenuta dell’argine stesso in vista dell’allerta arancione emessa dalla Protezione civile regionale e delle annunciate piogge che renderebbero pericolosa una situazione di erosione già evidente.

A dare notizia sono alcuni residenti, da anni a rischio allagamenti per via di una situazione che non è stata mai risolta definitivamente. Dove il fosso del Sambuco finisce (controcorrente) nel fiume Misa si sono create spesso delle situazioni di criticità, poi finite con almeno 4 esondazioni dell’area Molino-Marazzana dal 1991 al 2014, anno della grande alluvione di Senigallia.

L’argine, come confermato dagli stessi residenti, è stato più volte sistemato sia con il rifacimento della massicciata, sia con reti metalliche per evitare che gli animali vi facessero le loro tane. Più volte sistemato, più volte eroso dalla piena del fiume Misa, in questi giorni “agitato” per via delle piogge abbondanti e dello scioglimento della neve caduta nei giorni scorsi.

«Siamo a rischio e non capiamo perché nessuno ci dica nulla – spiega Stefano Mencarelli, residente della zona – l’argine in quel punto è rotto e non reggerà un’altra piena. Abbiamo paura anche perché, nonostante la nostra segnalazione, non c’è nessuno che monitora la situazione che secondo noi dovrebbe avvenire a vista».

«Siamo a conoscenza della segnalazione effettuata dai residenti, tanto è vero che ho allertato l’ente che ha la competenza sul fiume, la Regione Marche, perché venisse effettuato subito un sopralluogo – spiega il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi – e ora siamo in attesa dell’esito. Al momento non mi sono giunte notizie di reale pericolo dell’argine in questione. Certo è che se dovesse essere giudicato pericoloso, passeremo subito a quanto previsto dal piano di emergenza».

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