Senigallia

Arcevia, epigrafe sulla casa natale del dottor Pagliariccio

Una targa verrà apposta sull'edificio dove nacque il noto medico che operò per tutta la vita a Corinaldo. Un gesto voluto dall'amministrazione comunale: «Oggi più che mai il suo pensiero dovrebbe guidare le scelte in campo sanitario e sociale»

Alfonso Pagliariccio
Alfonso Pagliariccio. Foto tratta da Alfonsopagliariccio.it

ARCEVIA – Un’epigrafe in onore del dott. Alfonso Pagliariccio verrà inaugurata oggi, sabato 11 giugno, alle ore 19:15 nella sua casa natale ad Arcevia. Qui infatti il “medico per la vita” nacque l’11 aprile del 1927 e l’amministrazione comunale vuole ricordarlo per la sua grande opera umanitaria, sempre a fianco di chi soffre.

Il dottor Alfonso Federico Pagliariccio ha condotto la sua vita professionale a Corinaldo: ben presto, sotto la sua guida, il borgo gorettiano è diventato il centro della sanità del comprensorio e dell’intera provincia. Vi ha svolto la sua opera come primario chirurgo generale, direttore sanitario dell’ospedale, ostetrico e ginecologo, ortopedico, internista, odontoiatra e non solo. 

La sua esistenza, spiega il sindaco di Arcevia Dario Perticaroli, ha avuto come obiettivo il porsi al servizio dell’uomo, sia a livello sanitario che morale. In questa ottica curare non significa solo essere chirurgo, ma anche essere compagno di viaggio del sofferente sia moralmente che spiritualmente e, quando necessario, anche economicamente. E’ questo che ha reso grande ed unica la sua opera e la sua esistenza che si è sublimata sino all’estremo sacrificio. Muore infatti nel 1980 in seguito ad una infezione da epatite B contratta con una puntura accidentale durante un intervento chirurgico su portatore sano. 

«Con questa inaugurazione – continua il primo cittadino arceviese – si vuole ricordare un uomo, un medico che ha dedicato la sua vita per la cura dei malati, un uomo di fede profonda che ha sostenuto anche nei momenti difficili della vita chi soffriva per delle malattie».

Il figlio Gabriele Pagliariccio, che oltre ad aver scelto di dedicare anche la sua vita alla medicina, mette a disposizione la sua professionalità e il suo tempo libero per missioni umanitarie in paesi in via di sviluppo, riassume in una frase l’operato del suo illustre padre: «Non può esserci medicina senza rispetto per la vita, né un medico per cui la vita non rappresenti un bene massimamente prezioso». 

«Oggi più che in ogni altro momento – conclude Perticaroli – il pensiero del dott. Pagliariccio dovrebbe guidare le scelte in campo sanitario e sociale al fine di elevare la qualità della sanità pubblica permettendo a tutti i cittadini pari dignità e medesime possibilità di cura».

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