Senigallia

Turismo, Mangialardi: «Assenza di strategia della Regione»

Il capogruppo del Pd sulla questione ha deciso di depositare un'interrogazione per conoscere le strategie della giunta Acquaroli per promuovere il territorio e per destagionalizzare il settore in vista dell'autunno e dell'inverno

Maurizio Mangialardi, capogruppo Pd

ANCONA – Turismo nelle Marche al centro di una polemica del capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, che sulla questione ha deciso di depositare un’interrogazione per conoscere le strategie della giunta Acquaroli per promuovere il territorio e per destagionalizzare il settore in vista dell’autunno e dell’inverno.

«Non c’è dubbio che l’alluvione e il maltempo di giugno, così come il caro carburante e, più in generale, l’inflazione che continua a colpire il potere di acquisto delle famiglie – dice -, abbiano penalizzato la stagione turistica estiva. Ma è altrettanto vero che i risultati palesemente insoddisfacenti sono frutto anche della totale assenza di strategia della Regione Marche. E, spiace dirlo, ma la responsabilità è tutta in capo a chi detiene la delega al turismo, ovvero il presidente Acquaroli».

Secondo il dem, però, «la verità è che nel dibattito che si è aperto c’è un convitato di pietra che quasi tutti, purtroppo, sembrano ignorare. Parlo dell’Atim che, come avevamo ampiamente denunciato al momento della sua istituzione nel 2021, è divenuto l’emblema della mancanza di visione di questa destra che, anche sui temi del turismo, sta trascinando a fondo le Marche».

«Proprio perché la stagione si annunciava già in primavera difficile e complicata – prosegue Mangialardi -, ci saremmo aspettati che l’agenzia elaborasse strategie ad hoc volte a sostenere il settore, a partire dalla valorizzazione delle aree interne con specifiche iniziative di marketing territoriale e da progetti volto a intercettare segmenti turistici diversi per portare persone attratte dalla bellezza dei nostri luoghi, ma anche curiose di scoprire la nostra cultura e le nostre tradizioni per vivere un’esperienza a contatto con la comunità ospitante piuttosto che separarsi in complessi chiusi. Invece – incalza – Atim si è confermato per ciò che è: un’inutile e inefficiente carrozzone mangia-soldi privo di indirizzi specifici e di quelle figure professionali specializzate che continua ad avvalersi quasi esclusivamente del lavoro svolto dal personale assegnato ai servizi della Regione Marche, come se il turismo fosse un comparto di cui occuparsi a tempo perso».

Il capogruppo del Pd incalza la giunta per «sapere come intende muoversi la Regione Marche per destagionalizzare il turismo, affinché l’insoddisfacente bilancio estivo possa essere salvato nei mesi autunnali e invernali come chiedono a gran voce operatori e associazioni di categoria. Esigiamo, quindi, che la giunta regionale dia risposte chiare ed esaustive all’interrogazione che abbiamo presentato».

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