Senigallia

Donna morta in casa a Senigallia, Ruggeri (M5s): «Legge riconosca ruolo dei caregiver»

La capogruppo del Movimento 5 Stelle propone una legge regionale per riconoscere il ruolo dei caregiver dopo la tragedia di Senigallia con la morte della 77enne in casa

Marta Ruggeri, capogruppo Movimento 5 Stelle

ANCONA – «Una legge riconosca il ruolo dei caregiver». La richiesta è della capogruppo in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri che interviene dopo la morte di Valeria Baldini, la 77enne rinvenuta senza vita nella sua abitazione nella frazione Filetto a Senigallia. Ruggeri rilancia l’esigenza di tutele: «Non si può lasciare solo chi assiste i suoi cari in casa» dice. Arrestato per la morte della donna il marito Marino Giuliani, che accudiva la moglie malata quotidianamente da anni.

«La tragica vicenda avvenuta a Senigallia nella mattinata di venerdì scorso – spiega Ruggeri – evidenzia l’urgenza di una legge che riconosca dal punto di vista professionale la figura dei cosiddetti caregiver. Sono coloro che assistono in casa i propri familiari, non autosufficienti a causa di malattie oppure disabilità, con tanta dedizione e sacrificio. Una realtà in continua crescita: fonti giornalistiche stimano infatti che i caregiver siano circa 8 milioni e mezzo in Italia. Le istituzioni hanno il dovere di rimediare a una tale, evidente falla nel nostro sistema del welfare. Il sistema che dovrebbe garantire benessere e sicurezza a tutti i cittadini».

Secondo Ruggeri «non è giusto lasciare sole le persone in momenti così difficili, molto spesso coincidenti con l’età avanzata. Ecco quindi l’esigenza di riconoscere il ruolo svolto dai caregiver, attuando quella riforma per ora incompiuta che i 5 Stelle hanno sollecitato, presentando già alcuni anni fa una specifica proposta di legge. Queste persone lavorano di fatto a tempo pieno, tutti i giorni, ma chi si occupi in casa dei propri cari è al momento invisibile alla società. I caregiver hanno invece il diritto di essere tutelati nel miglior modo possibile: si otterranno conseguenze positive anche sui familiari assistiti, che avranno più possibilità di continuare a vivere insieme con i loro affetti e nell’ambiente cui sono attaccati».

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