Senigallia

Corinaldo e la sua luce puntata al cielo. Il sindaco Principi: «Nel silenzio ricordiamo le vittime»

È una comunità ancora profondamente scossa quella del borgo gorettiano. Ad un anno dalla tragedia avvenuta alla Lanterna Azzurra il Comune sceglie di dedicare una notte intera alla commemorazione con un faro acceso, simbolo di speranza

Le vittime della strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo
Le vittime della strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo

CORINALDO – È una comunità ancora profondamente scossa quella di Corinaldo ad un anno dalla tragedia avvenuta alla Lanterna Azzurra dove hanno perso la vita 6 persone schiacciate dalla calca nel fuggi fuggi dalla discoteca. Da quel giorno qualcosa si è rotto inesorabilmente, lasciando una traccia indelebile nelle famiglie e nei ragazzi, non solo tra coloro che hanno conosciuto le vittime.

«Credo che il silenzio sia il modo migliore per ricordare quello che è successo e riflettere ognuno con la propria coscienza rispetto a questo tragico evento».

Nelle parole del sindaco di Corinaldo Matteo Principi la scelta di celebrare la ricorrenza accendendo sabato 7 dicembre solo una luce nella piazza cittadina, una sorta di ponte proiettato verso il cielo a ricordare chi non c’è più, cinque adolescenti e una mamma che non sono più tornati a casa quella mattina dell’8 dicembre.

Matteo Principi, sindaco di Corinaldo

Ma la comunità vuole rialzarsi e andare avanti, spiega il parroco di San Francesco, don Giuseppe Bartera, per questo dal 21 al 28 gennaio torneranno in città le spoglie di Santa Maria Goretti, la martire nativa di Corinaldo uccisa per essersi difesa da uno stupro. «La città ha bisogno di un segnale positivo che dia nuovamente fiducia e speranza», spiega il sacerdote nel ricordare che la santa aveva la stessa età delle vittime quando è stata uccisa, «una ragazza per i ragazzi che hanno perso la vita».

Don Giuseppe Bartera, parroco di San Francesco a Corinaldo

E un segnale arriva anche dal comitato genitori nato a Senigallia all’indomani della tragedia che ha organizzato “L8 per il futuro”, una intera giornata di eventi che toccheranno domenica 8 dicembre la città di Senigallia dove sono i licei frequentati da due delle vittime. Asia, Emma, Daniele, Eleonora, Benedetta e Mattia non devono essere dimenticati ed è proprio questo l’obiettivo dell’iniziativa nella quale le istituzioni hanno fatto quadrato.

«Andare avanti, senza dimenticare quanto accaduto», spiega la presidente del Comitato dei genitori Luigina Bucci, ma soprattutto «occorre fare in modo che non accadano più tragedie come questa».

Luigina Bucci, presidente Cogeu

Il comitato, Cogeu (Comitato genitori unitario) fin dalla sua nascita si è impegnato attivamente per garantire ai ragazzi il diritto di divertirsi in sicurezza. Un messaggio forte che si sta diffondendo in tutta la Regione con l’ambizione di uscire dai confini regionali e coinvolgere in maniera trasversale tutto il paese con il code etico dei locali, ovvero un intrattenimento in sicurezza che dovrebbe essere garantito da tutti i locali, anche se in alcuni casi questo purtroppo non avviene.

Per questo motivo è stato invitato a “L’8 per il futuro” Maurizio Pasca, il presidente del Silb, l’associazione che raccoglie e imprese che operano nell’intrattenimento. Ma a Senigallia arriverà anche il collettivo Scuolazoo che al Mamamia terrà una performance musicale con i ragazzi degli istituti frequentati dalle vittime. Poi letture poetiche, l’esibizione di giovani rapper (13Pietro, Ernia e Rkomi) e un video in memoria delle vittime.

 

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