Senigallia

Balneari, bilancio fra luci e ombre. Montagnoli del Sib: «Maltempo e ordinanze per bagnini accorciano stagione»

La stagione balneare si chiude il 29 settembre ma il meteo potrebbe far chiudere gli ombrelloni prima

ANCONA – Il maltempo e le allerte meteo che si stanno susseguendo negli ultimi giorni stanno spingendo alcuni operatori balneari a chiudere gli ombrelloni prima del 29 settembre, data fissata come chiusura della stagione balneare 2024. «Alcuni stabilimenti hanno chiuso il 15 settembre – spiega Luca Paolillo dell’associazione bagnini della Riviera del Conero -, resteranno aperti fino a domenica prossima circa 25-30 balneari sui 47 presenti tra Sirolo e Numana, solo una decina arriveranno fino a fine stagione».

Il meteo spiega Paolillo «aveva penalizzato il mese di giugno, poi il caldo e il bel tempo hanno aiutato e la stagione è andata abbastanza bene».L’anticipo di autunno e la perturbazione della scorsa settimana, con la nuova in arrivo, hanno accorciato i giorni utili per stare in spiaggia e godersi il sole settembrino. La mucillagine nella Riviera del Conero «non ci ha penalizzato – prosegue – Numana è stata abbastanza risparmiata rispetto ad altre località vicine e le persone sono venute al mare lo stesso».

A tracciare un quadro un po’ più critico è Romano Montagnoli, presidente del Sib, Sindacato Italiano Balneari,. che sul piatto della bilancia mette le ordinanze emesse dalle Capitanerie di Porto che richiedono la presenza dei bagnini di salvataggio in spiaggia fino al 29 settembre. «Solitamente in questi giorni più o meno tutti iniziavamo a ridurre il numero degli ombrelloni – dice Montagnoli -, ma con il bel tempo lasciavamo sempre qualche lettino e ombrelloni per fare un po’ di attività balneare, non risolutiva, per carità, però era uno scivolo verso la chiusura totale. Adesso invece chi non ha il bagnino è obbligato a chiudere perché non può tenere aperto neanche un ombrellone».

Per quanto riguarda il bilancio di fine stagione il presidente del Sib parla di una estate «più corta a causa del matempo che aveva interessato le Marche nel mese di giugno e quello che sta riguardando il territorio in questi giorni». Da segnalare anche «il calo dei consumi – spiega – gente c’è stata, ma sono stati più attenti a spendere e questo ovviamente si ripercuote sul fatturato».

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