Senigallia

Amo Senigallia e le piccole cose da fare

Dai sampietrini alle fontanelle, dai piani inclinati alle alberature, dai cestini per i rifiuti fino ai bagni pubblici: tanti interventi minimi che darebbero secondo l'ex assessore una bella immagine della città

Gennaro Campanile
Gennaro Campanile

SENIGALLIA – Piccoli interventi per la gestione quotidiana, grandi passi per l’immagine turistica della città. Lo sostiene Gennaro Campanile, candidato sindaco di “Amo Senigallia”, secondo cui non c’è soltanto la città delle grandi scelte, dello sviluppo, del turismo e della sicurezza sociale ma anche quella più concreta di tutti i giorni.

«Piccole cose che hanno però il vantaggio di rendere più facile alle persone vivere la città, d’inverno sicuramente, ma anche d’estate quando il clima permette maggiormente di vivere all’aperto ed insieme agli altri. Passeggiare nel centro storico con i sampietrini sconnessi è uno di quei fronti su cui intervenire da subito perché sono motivo di disagio, pericolo per pedoni e ciclisti e rappresentano una vera e propria barriera architettonica».

Senigallia è anche una città priva di fontanelle d’acqua ristoratrici, con pochi cestini dei rifiuti, con aree verdi non sempre dotate di alberature per un riparo dalla calura estiva, senza corrimano sulle scalinate, senza piani inclinati per il passaggio delle carrozzine e sedie a rotelle ma soprattutto senza bagni pubblici.

«Si dirà che si tratta di piccole cose. E’ vero, si tratta di piccole attenzioni nei confronti dei cittadini della nostra città, di grande utilità però e che rappresentano un formidabile biglietto da visita per il turismo».

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