Senigallia

Ambiente, giovani, futuro: incontro tra il vescovo e i politici della diocesi

Si rinnova l'appuntamento promosso da mons. Manenti e dalla Pastorale del lavoro per parlare con le persone impegnate in politica delle sfide in campo sociale, economico e urbanistico

L'incontro tra il vescovo Manenti (al centro) e i politici della diocesi di Senigallia, coordinato dalla Pastorale del lavoro (Lucia Campolucci e Giovanni Spinozzi)
L'incontro tra il vescovo Manenti (al centro) e i politici della diocesi di Senigallia, coordinato dalla Pastorale del lavoro (Lucia Campolucci e Giovanni Spinozzi)

SENIGALLIA – Cercare di essere lungimiranti, di favorire politiche di sviluppo sostenibile, di salvaguardare l’ambiente e di coinvolgere i giovani. Sono questi i temi che sono emersi durante l’incontro tra il vescovo Franco Manenti, la Commissione diocesana di pastorale sociale e del lavoro e gli amministratori e politici impegnati nel territorio della diocesi, che si è tenuto sabato 18 dicembre nel teatro Portone. Un appuntamento ormai fisso, che si ripete ogni anno ma che ribadisce soprattutto l’importanza di dare voce alle esigenze che il pianeta stesso sta gridando attraverso i cambiamenti climatici, alle necessità di una società più giusta e inclusiva, dove i giovani possano essere veri protagonisti.

Sono state presentate da Lucia Campolucci e Giovanni Spinozzi della Pastorale sociale e del lavoro le dieci proposte elaborate durante la 49a Settimana sociale dei cattolici svoltasi a Taranto, dal titolo Ambiente, lavoro, futuro. #tutto è connesso, e il manifesto ambientale “L’Alleanza è un cammino”, contenenti riflessioni, suggerimento di azioni ed esempi di buone pratiche che ogni amministratore può fare sue nel percorso politico del proprio territorio.

Tra le proposte, Spinozzi ha ricordato soprattutto l’esigenza di tassare i mali e non i beni (eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi), di eliminare gli appalti dove l’unico criterio è il massimo ribasso, di integrare l’economia circolare nel PNRR (attualmente assente) e di introdurre l’obbligo della rendicontazione non finanziaria (responsabilità sociale) anche per le imprese con oltre 250 dipendenti. Ma nel dibattito è emersa anche la necessità di rimettere al centro la formazione al lavoro, migliorando il rapporto scuola-impresa.

Erano presenti rappresentanti istituzionali di maggioranza e di minoranza dei Comuni di Barbara, Mondolfo, Montemarciano, Monte San Vito, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia,  Serra de’ Conti, Trecastelli e due consiglieri regionali delle Marche, Maurizio Mangialardi ed Antonio Mastrovincenzo. Nell’occasione è stata espressa vicinanza ai lavoratori della Caterpillar, 270 lavoratori che saranno licenziati entro febbraio per chiusura dello stabilimento di Jesi: colpite dal licenziamento anche molte famiglie della diocesi di Senigallia.

Ricco di spunti e domande il dibattito che ha toccato non solo la sostenibilità ambientale, lo stop alla cementificazione e allo spreco alimentare, ma anche temi come il contrasto alla delocalizzazione, il protagonismo giovanile, la solidarietà con i paesi del terzo mondo, l’economia circolare e la sicurezza sul lavoro, i finanziamenti del PNRR, la rigenerazione urbana. Proprio su quest’ultimo capitolo e sull’impegno dei giovani nella politica responsabile per la propria comunità si è concentrata la Pastorale sociale e del lavoro: dopo l’avvio nel 2020 della serie di incontri su “La città che vogliamo”, è stato rinnovato l’ appuntamento in primavera con il progetto “Il Bosco che vogliamo”, alla Cesanella.

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