Senigallia

7 milioni di euro per altre due vasche di espansione a Ostra e Trecastelli

L’assessore regionale Aguzzi ha aggiornato i sindaci dei comuni alluvionati: ripristinata la rete degli idrometri, stanziati 300 mila euro per uno studio sugli interventi da effettuare

L'area del cantiere per le vasche di espansione alle Bettolelle di Senigallia
L'area del cantiere per le vasche di espansione alle Bettolelle di Senigallia

SENIGALLIA – Incontro tra l’assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi e i sindaci dei comuni alluvionati delle vallate Misa e Nevola. Quella di stamattina, 3 novembre, è stata l’occasione per fare il punto della situazione sulle iniziative intraprese da parte della Regione a quasi due mesi da quel 15 settembre 2022 che ormai rimarrà per sempre impresso nella memoria di molti. All’ordine del giorno, il sistema di allertamento, le vasche di espansione, gli interventi da effettuare.

E proprio da qui si parte con le novità per il territorio, esposte da Aguzzi, insieme con il responsabile della Protezione civile regionale, Stefano Stefoni, in videoconferenza con i sindaci dei territori colpiti dall’alluvione del 15 settembre scorso. La prima riguarda le vasche di espansione: mentre stanno per concludersi i lavori nella prima situata alle Bettolelle di Senigallia, è stata finanziata con 7 milioni di euro la costruzione di altre due vasche di espansione: saranno poste una a monte di Pianello (Ostra) e una a monte di Passo Ripe (Trecastelli). Sono «già in fase di progettazione, previste dal Piano di interventi del 2016 ma finora non finanziate» ha dichiarato Aguzzi.

La seconda novità è nel ripristino di tutta la rete degli idrometri, dopo i danni agli stessi provocati dall’alluvione. Rete che è stata adeguata e migliorata: «gli idrometri che sono più a monte, che in passato segnalavano il solo innalzamento del livello dell’acqua senza dare l’allertamento, ora invece sono stati calibrati affinché possano divulgare insieme con quelli a valle un sistema di allertamento immediato, cosicché i sindaci possano subito essere informati del repentino innalzamento dell’acqua. Spetterà poi al singolo Comune verificare lo stato del livello della piena» spiega l’assessore regionale alla protezione civile.

La terza è relativa al finanziamento di uno studio per migliorare il sistema di allertamento e di prevenzione del rischio idrogeologico su tutto il territorio Misa Nevola. Dati i cambiamenti climatici sempre più evidenti e frequenti, che causano «situazioni non prevedibili ed inaspettate», va «rivisto il Piano di interventi del 2016 pensato per fronteggiare eventi precedenti». Allo scopo sono stati stanziati 300 mila euro da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile: sono serviti per commissionare lo studio alla Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale) e all’Università di Firenze. Sarà pronto entro pochi mesi assicura il referente regionale.

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