Senigallia

Alluvione, nasce il Comitato 15 settembre. Subito al lavoro per indennizzi e sicurezza

A due mesi dall'esondazione di Misa e Nevola, cittadini pronti a dare battaglia. Incontro a Casine di Ostra: Guazzarotti: «Problema di tutti, non solo di chi è stato coinvolto direttamente. In gioco il futuro delle valli»

I resti dell'alluvione nella zona industriale a Casine di Ostra
I resti dell'alluvione nella zona industriale a Casine di Ostra

OSTRA – Primo incontro pubblico per il neo costituito “Comitato 15 Settembre – Alluvione Valli del Misa e Nevola”. A quasi due mesi dai terribili eventi che hanno causato dodici decessi, una donna ancora dispersa e danni per diverse centinaia di milioni di euro, è stato organizzato un momento di dialogo e confronto con i cittadini: si terrà alle ore 21 di domani, martedì 8 novembre, al circolo Falco a Casine di Ostra, per parlare di urgente messa in sicurezza del fiume e di congrui risarcimenti.

A parlare è Mirko Guazzarotti, vicepresidente assieme a Fabio Beciani, mentre il presidente è Eraldo Raffaeli: saranno proprio loro tre a spiegare a chi interverrà non solo le finalità del comitato che si è costituito ufficialmente oggi 7 novembre, ma anche e soprattutto le richieste che intende portare avanti. «È evidente come l’alluvione sia un problema di tutti – spiega Guazzarotti – non solo di chi è stato coinvolto direttamente, perché questa seconda esondazione a pochi anni dalla prima segnerà ancora di più il territorio e il futuro delle valli Misa e Nevola».

Da qui l’appello a tutti gli abitanti dei comuni vallivi perché solo insieme si possono ottenere i risultati sperati. Principalmente sono due: ottenere le risorse necessarie alla definitiva messa in sicurezza di tutto il bacino idrografico e essere risarciti in maniera congrua per i danni subiti, non solo simbolicamente. «Abbiamo già scritto al commissario e al vicecommissario per cercare di ottenere risposte e almeno un incontro – spiega ancora uno dei due vicepresidenti del neo comitato 15 Settembre – ma noi vorremmo muoverci prima dell’approvazione della manovra finanziaria perché è solo lì che si potranno ottenere risorse per sistemare il fiume». Sistemazione che prevede innanzitutto la riforma integrale dell’allertamento: «Non basta quanto affermato dall’assessore Aguzzi: gli idrometri devono comunicare l’allarme e non scaricare sui sindaci le responsabilità che la Protezione civile non vuole assumersi. E poi dobbiamo sfruttare le nuove tecnologie, possiamo essere raggiunti tutti immediatamente sui cellulari».

In secondo luogo, le opere urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico, a partire dalla rimozione di quanto presente nell’alveo fluviale: «Abbiamo effettuato un sopralluogo qui a Ostra ed è pieno di detriti che ostacolano il deflusso dell’acqua; inoltre la ghiaia ha alzato di fatto il letto del fiume che ora si ritrova ad avere sponde più basse. In caso di piena, si rischia una nuova alluvione. E qui se ne sono ormai andati via tutti». Ma dal Comitato 15 settembre arrivano precise richieste anche sul fronte delle opere da effettuare: «Chiediamo – continua il vicepresidente – un’agevolazione come per il sisma, una sorta di alluvione bonus che consenta ai privati di installare paratie o effettuare altri interventi per la messa in sicurezza della propria abitazione, capannone o pertinenza».

Infine sui rimborsi, sui quali anche altri gruppi di cittadini (nella zona di Borgo Bicchia, a Senigallia) e di imprenditori (nella zona Zipa di Ostra) si stanno muovendo: «Contestiamo inoltre la metodologia utilizzata per la ricognizione del danno, che stima in oltre al doppio di quanto accertato. Troppi i danni esclusi, esclusi i danni ai mezzi registrati (auto e moto), esclusi i danni alle pertinenze non connesse ed esterne (garages, cantine, recinzioni), al soggiorno, bagni, camerette, etc.».
Battaglia dunque a 360 gradi per cui servirà il supporto di tutti i cittadini, non solo quelli direttamente coinvolti.

Uno dei tanti mezzi alluvionati tra Casine di Ostra e Passo Ripe di Trecastelli
Uno dei tanti mezzi alluvionati tra Casine di Ostra e Passo Ripe di Trecastelli

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