Senigallia

Alluvione: Senigallia attende ancora il nuovo ponte Garibaldi

A oltre 15 mesi dal disastro del settembre 2022 la città aspetta ancora la nuova infrastruttura che sarà ad arco e campata unica: pronto il progetto, pronte le critiche

L'area dove insisteva il ponte Garibaldi
L'area dove insisteva il ponte Garibaldi

SENIGALLIA – Pronto il progetto per il nuovo ponte Garibaldi, pronte le critiche. Dopo che l’Anas, soggetto attuatore, ha presentato la bozza progettuale alla struttura commissariale, emergono i primi nodi, tra cui l’altezza della futura infrastruttura che ricongiungerà l’area dello stadio Bianchelli con il centro storico.

Il vecchio ponte è stato infatti abbattuto nelle settimane scorse dopo che era stato danneggiato durante l’alluvione 2022 e quindi chiuso al transito. Da allora la città è come spezzata in due e a poco serve la passerella ciclopedonale provvisoria allestita per un costo che si aggira sui 500 mila euro.

Entro la primavera dovrebbe rinascere il nuovo ponte Garibaldi ma il progetto al vaglio del vicecommissario Stefano Babini dovrà essere modificato come da sue indicazioni perché la struttura poggi sugli argini in muratura e sia quindi più alta di essi. Un problema non di pococonto che si riflette poi sulla pendenza e quindi sull’accessibilità ma anche sul raccordo con la viabilità cittadina.

Proprio su questo aspetto si è concentrato il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti: per quanto non sia vincolante il parere dell’amministrazione comunale (lo è invece quello della Soprintendenza) si pensa che la nuova infrastruttura possa essere troppo alta così come ipotizzata. E quindi difficilmente raccordabile con l’attuale viabilità cittadina a meno di non sacrificare il doppio senso in via Rossini.

Lo scopo è ovviamente legato alla sicurezza: più alto sarà il ponte, maggiore sarà la quantità di acqua che vi potrà passare sotto, in caso di piena del fiume Misa, come avvenuto nel settembre 2022. Esigenze da equilibrare nella progettazione definitiva.

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