Senigallia

Al festival del Giallo di Senigallia lo storico Vigueur

L'intellettuale di fama internazionale terrà una lectio magistralis su “La strage di Senigallia o come si fa per diventare signore nell’Italia del Rinascimento”

La Rocca Roveresca di Senigallia
La Rocca Roveresca di Senigallia

SENIGALLIA – Prime anticipazioni del festival del giallo VENTIMILARIGHESOTTOIMARI inGIALLO, che si tiene a Senigallia dal 19 al 26 agosto 2018. Il primo incontro, anteprima della rassegna, giovedì 26 luglio nel Cortile della Rocca Roveresca con Jean Claude Maire Vigueur, storico di fama internazionale che si occupa di storia comunale italiana.

La lectio magistralis “La strage di Senigallia o come si fa per diventare signore nell’Italia del Rinascimento” sarà un viaggio nelle astuzie e nelle crudeltà del potere in epoca rinascimentale condotto con una domanda di fondo: ma nell’Italia di oggi l’eticità è davvero una dimensione dell’agire politico oppure oggi come allora il fine giustifica i mezzi?

VENTIMILARIGHESOTTOIMARI inGIALLO
La manifestazione organizzata dal Comune di Senigallia in collaborazione con la Fondazione Rosellini per la letteratura popolare – ha scelto il giallo per raccontare la storia dell’Italia, presente e passata e quest’anno ha deciso di porre l’attenzione su un particolare episodio storico che riguarda da vicino la città di Senigallia e che allo stesso tempo assume una valenza universale che trova corrispondenze anche nell’attualità politica.

Lo storico Jean Claude Maire Vigueur racconterà la “Strage di Senigallia”, la congiura ordita tra il 31 dicembre 1502 e il 18 gennaio 1503 dal duca Valentino (Cesare Borgia) ai danni dei suoi rivali, Vitellozzo Vitelli, il Duca di Gravina Francesco Orsini, Paolo Orsini e Oliverotto da Fermo, invitati proprio a Senigallia con la scusa di pianificare insieme le future campagne militari.

La kermesse vera e propria prenderà poi il via 19 agosto e segnerà il ritorno a Senigallia di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, che presenteranno il loro ultimo libro “Tempo da Elfi” (Giunti). Il 20 agosto alla Rotonda a Mare, l’incontro con uno dei più acclamati maestri del noir italiano, Giancarlo De Cataldo, con il suo nuovo romanzo L’Agente del Caos (Einaudi) e al Palazzetto Baviera Gabriella Genisi, definita dalla critica la Montalbano al femminile, che presenta Dopo tanta nebbia (Sonzogno), il suo settimo romanzo dove ripropone l’amatissimo personaggio della commissaria Lolita Bosco. Il 21 agosto sarà la volta di Marilù Oliva, scrittrice di Bologna, con il suo thriller Le spose sepolte (HarperCollins) ambientato nell’appenino bolognese.

Altro appuntamento di rilievo è quello del 22 agosto alla Rocca Roveresca con Drago Hedl, giornalista investigativo croato e già corrispondente di guerra negli anni del conflitto nella ex Jugoslavia che lo ha visto collaborare con diverse testate internazionali, tra cui il Guardian e il Time. A Senigallia Hedl presenterà Silenzio elettorale, il suo primo romanzo noir edito da Marsilio.

Dalla letteratura a una delle fiction più amate della televisione italiana, il 23 agosto alla Rotonda a Mare Alberto Sironi, regista della serie tv Il commissario Montalbano, racconterà al pubblico i retroscena del set. Il 24 agosto, alla Rocca Roveresca, si rinnoverà invece l’appuntamento con la lectio magistralis del critico letterario Massimo Raffaeli, che quest’anno avrà come tema Il postino suona sempre due volte. Il 25 agosto, ancora alla Rotonda a Mare, sarà la volta di un altro graditissimo ritorno, quello di Alessandro Robecchi, il quale presenterà il quinto episodio – Follia maggiore (Sellerio) – della sua fortunatissima e divertente saga che vede protagonista nelle vesti di un improbabile indagatore l’eccentrico autore televisivo milanese Carlo Monterossi. Il 26 agosto Piergiorgio Pulixi, una delle voci più brillanti del nuovo noir italiano, con Lo stupore della notte (Rizzoli), esplora gli oscuri rovesci delle strutture di pubblica sicurezza in una Milano dove l’eroina scorre a fiumi ed impazzano le gang di latinos.

Come sempre, un importante spazio del Festival sarà dedicato al giallo civile, nella sezione della “Valigetta della legalità”. Tra gli appuntamenti principali le presentazioni dei libri di Giovanni Fasanella, Il puzzle Moro(Chiarelettere), a quarant’anni dalla morte dello statista democristiano (19 agosto), di Alvaro Fiorucci e Raffaele Guadagno Il divo e il giornalista(Morlacchi), dedicato alla vicenda di Mino Pecorelli (23 agosto), e di Davide Vecchi Il caso David Rossi (Chiarelettere), sul “suicidio imperfetto” del manager del Monte dei Paschi di Siena (24 agosto). A chiudere il festival il 26 agosto Marco Damilano direttore de L’Espresso che con il libro Un atomo di verità (Feltrinelli) propone un viaggio nella memoria personale e collettiva italiana partendo da quell’istante, le nove del mattino del 16 marzo 1978, in cui il presidente della DC Aldo Moro fu rapito e gli uomini della sua scorta massacrati.

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