Senigallia

Turismo di qualità: Ostra confermata bandiera arancione 2021-2023

La città dell'entroterra senigalliese premiata ancora una volta - la prima nel 2003 - per la ricettività, l'offerta turistica e l'attenzione all'ambiente. Ecco l'intervista alla sindaca Fanesi

La sindaca di Ostra Federica Fanesi con la bandiera arancione 2021 del Touring Club Italiano
La sindaca di Ostra Federica Fanesi con la bandiera arancione 2021 del Touring Club Italiano

OSTRA – Si può fregiare della bandiera arancione dal dicembre 2003 e, appena due giorni fa, come ad altre 22 località delle Marche, è stato assegnato a Ostra il nuovo riconoscimento per il triennio 2021-2023. C’è soddisfazione in paese per l’assegnazione di un marchio che testimonia non solo la qualità turistica e ambientale di un territorio ma anche che certifica il lavoro svolto in tutti questi anni.

La consegna della bandiera arancione avverrà sabato 24 luglio a Mercatello sul Metauro e a ritirarla sarà nuovamente la sindaca Federica Fanesi, alla sua seconda cerimonia come primo cittadino di Ostra. «È un riconoscimento che premia la capacità e la qualità dell’accoglienza turistica – spiega – intesa non solo come ricettività, ma come offerta turistica a tutto tondo: dalle strutture al patrimonio storico e culturale, dagli eventi organizzati alla disponibilità di materiali e informazioni a disposizione dei visitatori».

A Ostra, 6.477 abitanti (al 1° gennaio 2021, dati Istat) ci sono una ventina di attività ricettive, di cui la gran parte B&B, casa vacanze e country house: tutte realtà che hanno deciso di investire sull’entroterra. Unitamente alla promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio, alle iniziative culturali ed estive e soprattutto a un centro storico ben riconoscibile – che entro l’inizio dell’anno prossimo dovrebbe inoltre veder partire due importanti interventi di riqualificazione – sono questi i fattori che hanno contribuito all’assegnazione della bandiera arancione 2021-2023.

A chi critica la validità di certi simboli spendibili nel settore turistico, la stessa sindaca Fanesi replica che «non è solo francobollo da poter spendere nella promozione, ma un canale importante, che mette in collegamento e permette la conoscenza e la collaborazione tra comuni. La consegna della bandiera arancione, per esempio, è un momento di aggregazione fondamentale perché da questi incontri nascono sinergie; è ovvio che si tratta di percorsi che necessitano di tempo per crescere. La stessa rete delle bandiere arancioni sta organizzando diverse iniziative, oltre alla semplice consegna del vessillo, come la Caccia ai tesori arancioni, che possano anche destagionalizzare i flussi turistici».

Con le restrizioni dovute alla pandemia, anche il cartellone di eventi ha risentito di alcune difficoltà: l’amministrazione comunale non si è persa però d’animo, puntando quindi sulla musica. «Come l’anno scorso, così quest’anno abbiamo dovuto rinunciare agli appuntamenti tradizionali che caratterizzano l’estate ostrense, come le sagre, che richiamano migliaia di persone, per le ovvie motivazioni legate alle norme anti covid. Per quest’estate abbiamo puntato nuovamente su un prodotto tipico, la musica, che qui viene studiata e suonata a tantissime persone, creando un contenitore ad hoc. Nasce così ‘Stragusto in musica, un format già lanciato l’anno scorso, che permette di unire esibizioni musicali e degustazioni enogastronomiche alla vivacità e bellezza del centro storico».

Tra spettacoli, concerti e scene teatrali, l’estate a Ostra lascerà spazio ad alcuni interventi per la riqualificazione del centro storico che dovrebbero partire tra l’autunno e l’inverno. Tra questi il rifacimento di piazza dei Martiri e di largo Marina: la prima è la piazza principale della città nonché sede di numerosi eventi, su cui si affacciano il municipio e il teatro comunale; il secondo è il biglietto da visita della città, uno dei primi scorci di Ostra che osservano quanti arrivano dal senigalliese. Riqualificazioni che – nonostante ancora debbano essere realizzati i progetti esecutivi – rimetteranno in primo piano il decoro urbano e la bellezza dei centri dell’entroterra marchigiano, tanto apprezzati da fuori quanto esaltati da chi vi abita, nonché permetteranno di mettere in cassaforte la bandiera arancione per il successivo triennio 2024-2026.

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