Senigallia

Accoglienza e solidarietà: l’esperienza ad Alberici di Montemarciano

Questi i cardini attorno a cui ruota l'iniziativa della Caritas di Senigallia che ha messo a disposizione di persone in difficoltà un immobile dando il via a una piccola comunità

L'immobile Caritas ad Alberici di Montemarciano
L'immobile Caritas ad Alberici di Montemarciano

SENIGALLIA – Dall’accoglienza dei senza tetto a quella dei profughi afghani. Cambiano gli ospiti ma rimane identica la finalità dell’iniziativa della Caritas diocesana senigalliese che ha messo a disposizione dei più poveri una struttura ad Alberici di Montemarciano. Nonostante il progetto risalga all’inverno 2020/2021, la sua utilità non si è esaurita e continua ancora oggi a dare una risposta all’emergenza abitativa e alla povertà.

Vi sono infatti accolte attualmente due famiglie afghane, giunte a Senigallia per motivi umanitari, dopo il ritorno dei talebani. Da sede di prima accoglienza per le persone in difficoltà che cercano un riparo dal freddo o che avevano problemi con le norme sul lockdown, si è trasformata in luogo per la seconda accoglienza, quella mirata all’inserimento sociale e all’orientamento all’interno di una comunità.

«Si era drasticamente ridotta la capacità delle strutture di accoglienza – spiega il direttore della Caritas senigalliese Giovanni Bomprezzi – più che dimezzata rispetto agli anni precedenti». La struttura di Montemarciano ha quindi attutito questa situazione, ma l’iniziativa ha avuto anche un bel risvolto sociale.

«Non abbiamo messo lì ospiti a caso ma abbiamo cercato di individuare le persone che meglio avrebbero potuto adattarsi alla situazione – spiega ancora Bomprezzi – e di fatto si è creato un bel clima, tipo una grande famiglia, a cui il volontariato da Senigallia a Montemarciano e Chiaravalle ha dato una mano». Una decina le persone inserite nella struttura di Montemarciano, la metà delle quali italiana, segno che la crisi acutizzata dalle difficoltà legate alla pandemia, toccano tutti. 

Nel frattempo la struttura rimane sempre disponibile se ci fosse ulteriore bisogno di un riparo a chi non ce l’ha, soprattutto dal freddo che in questo periodo si sta manifestando. Una concreta possibilità per qualunque situazione borderline si presenti nel territorio dell’ambito territoriale 8 dove la Caritas è particolarmente attiva in collaborazione con i servizi sociali dell’unione di comuni.

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