Senigallia

25 aprile: nuove modalità per festeggiare la Liberazione «ma i valori sono gli stessi»

A Senigallia, Arcevia, Corinaldo, Trecastelli e nei comuni della valle Misa e Nevola iniziative in diretta radio e Facebook per via delle restrizioni legate al Coronavirus

La festa del 25 aprile, per la Liberazione, celebrata a Senigallia nel 2019 in collaborazione con l'Anpi
La festa del 25 aprile, per la Liberazione, celebrata a Senigallia nel 2019 in collaborazione con l'Anpi

SENIGALLIA – Sarà un 25 aprile decisamente diverso da quanto si è abituati a vedere. Innanzitutto perché non ci potrà essere alcuna partecipazione popolare, intesa come presenza fisica, al 75° anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista; in secondo luogo perché l’emergenza Coronavirus ancora è ben presente nelle nostre vite. Infine un terzo motivo è legato alla distanza: seppure accorciata dalle opportunità digitali, potrebbe far percepire come lontano un sentimento che già si fatica a fare proprio perché in tanti non hanno vissuto quelle drammatiche vicende degli anni’40. Eppure la festa della Liberazione verrà celebrata.

La riconquista della pace, della libertà e della democrazia sono alla base delle commemorazioni che anche nella vallata del Misa e Nevola verranno predisposte dai sindaci dei vari comuni, assieme ai rappresentanti delle associazioni come l’Anpi e dei combattenti e reduci. Poche persone a ricordare i valori che oggi rischiano di essre dimenticati sotto i colpi di un revisionismo pericoloso e di una superficialità che tocca tante persone.

A Senigallia, il sindaco Maurizio Mangialardi, insieme al presidente del consiglio comunale Dario Romano e al presidente dell’Anpi Leonardo Giacomini, terrà una piccola ma significativa cerimonia per la Liberazione in piazza Garibaldi. Avrà inizio alle ore 11:45 in diretta radio, smartphone e fruibile anche su pc con l’inno di Mameli, con la tradizionale deposizione della corona sul sacrario dei caduti e con un breve saluto ai cittadini. Alle ore 12, la celebrazione si concluderà con il canto partigiano Bella Ciao. Alle ore 17, a cura del Teatro alla Panna, promossa da Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata in collaborazione con il Comune di Senigallia, l’Anpi di Senigallia, la Provincia di Ancona, l’istituto comprensivo “Mario Giacomelli” e La Marina Pro Cesano sarà trasmesso sulle pagine Facebook facebook.com/teatro.pirata/ e facebook.com/circuitomusealesenigallia/ lo spettacolo di burattini intitolato 25 aprile senza mani, per raccontare cosa sono stati la Resistenza e i partigiani. Infine, per tutta la giornata di sabato, dalle 00:00 alle 24:00, sulle pagine facebook.com/assconfluenze e facebook.com/comune.senigallia/ sarà possibile vedere gratuitamente in streaming il film L’uomo che verrà (2009) di Giorgio Diritti, sull’eccidio di Marzabotto. 

Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi
Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi

«Nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando – afferma il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi – vogliamo onorare la memoria e il sacrificio di coloro che si batterono per gli ideali di libertà, democrazia, indipendenza e uguaglianza. Ideali che ancora oggi dobbiamo difendere e far crescere sotto la comune bandiera dell’antifascismo, soprattutto di fronte al riemergere di inquietanti pulsioni nostalgiche che, come allora, alimentate dall’intolleranza e dal pregiudizio, mirano a dividere la società e a prevaricare i più deboli. Il nostro commosso ricordo – aggiunge – va anche alle tante persone che in queste settimane sono scomparse a causa del Coronavirus; una malattia che in particolare sta strappando all’affetto dei propri cari soprattutto le donne e gli uomini di quelle generazioni che vissero la sconfitta del fascismo e, per prime, videro rinascere la democrazia nel nostro Paese. Un dono che oggi, e mi rivolgo in particolare ai più giovani, abbiamo il dovere di tutelare, sempre e comunque, come il bene più caro».

Anche ad Arcevia sarà celebrata la festa del 25 aprile con una manifestazione sobria, ma che verrà come da tradizione svolta in un luogo significativo per la comunità e per la regione: sul Monte Sant’Angelo, dove il 4 maggio 1944 venne compiuta una strage nazifascista conosciuta appunto come l’eccidio di Monte Sant’Angelo, in cui furono uccisi 63 tra civili e partigiani italiani.
«Non vi portanno essere assembramenti come da disposizioni della prefettura – spiega il sindaco Dario Perticaroli – ed è un peccato perché lo scorso anno vi parteciparono oltre 100 persone». Oltre al primo cittadino vi parteciperà un rappresentante dell’Anpi, ma ai cittadini verrà trasmesso un messaggio del sindaco e dell’assessore alla cultura Erika Possanza, e una poesia. «Con il 25 aprile, – spiega Perticaroli – ricordiamo una giornata che ha dato avvio alla stagione democratica e repubblicana, fissata nel voto universale e nella nostra Costituzione. Questo è un giorno di festa, come quello che vissero le nostre famiglie quando l’Italia uscì dalla dittatura nazifascista, al quale non si può e non si deve rinunciare, tanto più oggi che stiamo combattendo una battaglia contro un nemico invisibile. Oggi, come allora, dobbiamo unire le nostre forze per ricostruire la nostra società».

Anche a Corinaldo si terrà la celebrazione del 25 aprile. Non potendo scendere in piazza, l’amministrazione comunale ha programmato una serie di interventi visibili sulla pagina facebook “Città di Corinaldo” a partire dalle ore 11 con la deposizione delle corone ai monumenti ai caduti e intervento del sindaco Matteo Principi; alle ore 15 gli interventi rivolti ai giovani del mondo scolastico da parte del dirigente dell’istituto cittadino Francesco Savore e della sindaca dei ragazzi Anna Mantini. Alle 18 spazio alla lettera alla comunità di Settimio Ciani, figlio di Arnaldo Ciani, comandante partigiano e primo sindaco di Corinaldo dopo la Liberazione, mentre alle ore 19 l’inno nazionale italiano eseguito dal corpo bandistico “Città di Corinaldo” diretto dal maestro Giovanni Frulla chiuderà le celebrazioni, a cui la cittadinanza è invitata a partecipare tramite il web e le bandiere tricolori esposte. 

«Il messaggio che mi sento di dare è una riflessione sull’importanza della libertà – dichiara Matteo Principi – e su quanto sia precaria: non possiamo nemmeno fare un paragone con la seconda guerra mondiale, ma questa è una situazione completamente nuova che comunque ci priva della libertà. Quei valori che arrivano dal 25 aprile sono di grande attualità e vanno sempre tenuti in grande considerazione. Compito della politica è rilanciarli anche in momenti di difficoltà come adesso. Serve un messaggio di unità, coesione, voglia di stare insieme e di aiuto reciproco: questi sono i valori che ci aiuteranno a superare questa fase, per tornare alla normalità anche grazie al sacrificio di tante persone. Quindi si deve riflettere su una normalità affatto scontata, che non si sostiene da sola ma che deriva dai frutti del 25 aprile e che per questo non vanno dimenticati. Abbiamo in queste giornate qualche minuto in più da passare in famiglia: ecco l’appello è a sfruttarli per far capire ai nostri figli il vero significato del 25 aprile, della libertà, dell’impegno. E del sacrificio».

Infine a Trecastelli la a cerimonia avrà inizio alle ore 10 con un omaggio al monumento ai caduti di Ripe, osservando un momento di raccoglimento, per poi passare a Castel Colonna, e terminare con un omaggio a Monterado. Per i provvedimenti restrittivi legati al Covid-19 la partecipazione alla manifestazione è limitata alla sola autorità del sindaco di Trecastelli Marco Sebastianelli e alla presenza della presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) di Trecastelli Elena Morbidelli. «È importante e doveroso ricordare che la libertà di cui oggi beneficiamo è il frutto del sacrificio di chi ha dato la propria vita per restituirci pace e democrazia e la cui Resistenza ci ha liberati dall’oppressione del nazifascismo, ponendo così le basi e l’origine della nostra Repubblica Italiana – ha dichiarato il primo cittadino -. Nel confinamento in cui siamo tutti costretti in questo difficile periodo di restrizioni la festa della Liberazione dell’Italia assume quindi un valore ancora più forte e più chiaro. Celebreremo questa giornata in forma diversa, ma resta salda la volontà di custodire e difendere i valori fondamentali della nostra democrazia».

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