Pesaro

Villa Miralfiore a Pesaro, Mattioli: «Una perfetta connessione tra arte e ambiente per Pesaro24»

Gioiello degli Sforza è stata recentemente aperta per l'evento "Appuntamento in giardino", un luogo di cultura e tecnologia

Villa Miralfiore

PESARO – C’è una villa nel cuore del parco Miralfiore, un gioiello pesarese degli Sforza, che rappresenterà “Pesaro 2024 – Capitale italiana della Cultura” per la sua perfetta connessione tra ambiente, arte, cultura e tecnologia.

Recentemente è stata aperta in occasione della 6° edizione di  “Appuntamento in Giardino” Promossa da APGI-Associazione Parchi e Giardini d’Italia con il patrocinio del Ministero della Cultura e di ANCI Associazione nazionale dei Comuni italiani.

La presidente della commissione cultura Anna Maria Mattioli presente all’evento sottolinea: «Nel cuore del parco omonimo, Villa Miralfiore narra visivamente la storia e la straordinaria bellezza di questo importante patrimonio culturale rinascimentale oggi di proprietà di Vittorio Livi. La capacità imprenditoriale, la passione per l’arte e la gentilezza di Livi, hanno trasformato questo luogo, caduto un trentennio fa in decadenza, in una dimora storica altamente rappresentativa dell’epoca, ancora oggi capace di narrare il suo vissuto visivamente al pubblico amante dell’arte e della cultura, che lo visita».

La presidente della commissione Cultura Anna Maria Mattioli

Per Mattioli «passeggiare tra i riqualificati giardini all’italiana della “Villa delle Delizie” come amava definirla Francesco Maria I Della Rovere, e poter ammirare nei dettagli questa costruzione che risale al 1260 circa di proprietà dei Malatesta, che passò poi agli Sforza e in seguito ai Della Rovere, ai Medici, alla Santa Sede e alla famiglia dei Castelbarco Albani, è un vero salto storico nel Rinascimento pesarese. Oggi Villa Miralfiore – conclude Mattioli – è una dimora abitabile e luogo di rappresentanza, showroom e museo della produzione FIAM dove l’arte e la squisita ospitalità di Vittorio Livi si fondono in un connubio tra privato e pubblico, dove la storia diventa attuale e dialoga con l’ambiente museale. Le antiche rimesse della storica dimora, accolgono oggi anche l’esposizione di opere dei maestri internazionali come Arnaldo Pomodoro, Piattella, Munari, Isgrò, Baj, Mariani, Fuksas e Philippe Starck che Livi custodisce e presenta con orgoglio».

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