Pesaro

Pesaro, via libera del consiglio comunale al fondo Tari. L’opposizione chiede «tariffe puntuali»

Il Comune: «Operazione da 1,8 milioni di euro per aiutare famiglie e imprese». Centrodestra e M5S: «Informatizzare e aumentare raccolta»

PESARO – Regolamento Tari e tariffe, il consiglio comunale di Pesaro ha approvato, all’unanimità, le modifiche al regolamento; via libera, con 17 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti, anche alle nuove tariffe della Tassa sui rifiuti previste con il “Nuovo Fondo Tari”, che prevede agevolazioni per famiglie e attività economiche, «per un importo complessivo di circa 1.800.000 euro – ha spiegato l’assessore con delega al Bilancio Riccardo Pozzi -. Un’operazione concreta e ingente, per sostenere chi è stato maggiormente colpito dall’emergenza legata al Covid-19. Maggiore è la criticità, maggiore è lo sconto che le categorie ottengono. L’amministrazione si è messa subito al lavoro per cercare di ridurre le tariffe derivanti dall’applicazione del nuovo Metodo Tariffario Rifiuti di ARERA. Per evitare che questi adeguamenti arrivati dall’alto impattassero sulle famiglie pesaresi, in un contesto socio-economico come quello attuale, abbiamo messo in campo due operazioni straordinarie, che riguardano utenze domestiche e non».

Sconti dal 10 al 100 per cento in base a quanto le categorie sono state colpite dalla crisi. E al 50% per le famiglie con Isee sotto i 12 mila euro.

Il sindaco Matteo Ricci ha evidenziato: «Con questa delibera l’amministrazione ha annullato l’aumento annuale imposto da ARERA, aggiungendo ulteriori 800 mila euro; per una cifra complessiva di 1.800.000 euro, che verrà destinata alle famiglie e alle attività più colpite dall’emergenza da Covid-19. Ogni anno i Comuni sono costretti a rivedere il costo della Tari, perché una società esterna obbliga ritocchi. Non possiamo permetterlo, proprio in queste ore il Consiglio dei ministri sta approvando una deroga al 31 luglio, perché molti Comuni non sono stati in grado di adeguare entro il 30 giugno il regolamento tariffario». Poi un commento sui servizi in città: «Nessuno di noi si accontenta, pur sapendo che partiamo da un buon servizio e da una società solida. Voglio una città ancora più pulita, occorre rafforzare i servizi pubblici locali, questo è un tema di tutti e non di una sola parte politica». 

Giampiero Bellucci, Pd: «Stasera deliberiamo il “caffè sospeso” della Tari: un piccolo aiuto di molti verso tante famiglie che sono in difficoltà». 

Giulia Marchionni, Prima c’è Pesaro: «Di proposte sulla Tari, negli anni, ne sono state fatte tante: ci sono pacchi di mozioni bocciate, ad esempio, sul tema, fondamentale, della “tariffa puntuale”». E ancora: «La Tari è una tassa che corrisponde a un servizio, ma a Pesaro questo binomio non regge: la raccolta rifiuti sul territorio non qualifica la città». 

Sergio Castellani, Una città in Comune: «Il Comune ha dato una risposta approvando un intervento intelligente, equo e coerente». 

Stefano Lugli, M5S: «Quello fatto dall’assessore, dal segretario generale e dagli uffici è stato un lavoro importante. Ma chiediamo di più: occorre ripensare il servizio e farlo nell’ottica di una tariffa puntuale e informatizzata. Servirà a contenere le spese a carico dei contribuenti e migliorare l’ambiente». 

Dario Andreolli, Lega: «Siamo spettatori impotenti di ciò che decidono autorità terze». Sugli importi, ha aggiunto: «L’incidenza dell’aumento Tari in bolletta è marginale. Non lo è politicamente, visto il momento di crisi. Pesaro, inoltre, partiva da importi abbastanza alti soprattutto se si considerano quelli di città che hanno attivato modelli più innovativi, che prevedono la raccolta puntuale». 

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