Pesaro

Dai vescovi di Pesaro, Urbino e Fano il messaggio di Pasqua: «Siamo nati per vivere felici»

Sandro Salvucci e Armando Trasarti riflettono sulla resurrezione. «Sconfiggere con la speranza le tenebre del dubbio»

Il nuovo Arcivescovo Salvucci

PESARO URBINO – E’ un messaggio di speranza e un invito a cercare la felicità quello di Sandro Salvucci, Arcivescovo Metropolita di Pesaro, Urbino, Urbania, Sant’Angelo in vado e di Armando Trasarti, vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola.

«Dentro di noi c’è l’attesa di un qualcosa che non sappiamo precisare: tutti nel fondo dell’animo avvertiamo una grande speranza, ma non riusciamo a capire come sarà possibile colmarla. Nel corso dei secoli “i mercanti della felicità” e  “i venditori sleali di paradiso” hanno via via promesso una soluzione. Hanno detto: sarà la cultura a rendere felice l’uomo! Ma non è stato così. Hanno detto: sarà il benessere a rendere l’uomo felice! Ma non è stato così. Hanno detto: sarà la libertà…il fallimento è sotto gli occhi di tutti. Bernanos con sdegno ha lanciato questa provocazione: “Siete capaci di ringiovanire il mondo, sì o no?”.

Oggi sappiamo che l’umanità ha una meta, ha una terra promessa: la Risurrezione. Una sola è dunque la questione veramente importante: mettersi per via all’alba, non indugiare più, incatenati da pregiudizi e timori, ma sconfiggere con la speranza le tenebre del dubbio.

Mons. Armando Trasarti
Mons. Armando Trasarti

Pasqua: si è liberato un sepolcro per sollevare in alto una vita risorta. E’ il più grande messaggio: noi non siamo per la morte, ma per un risveglio incessante fino a una vita incontaminabile. Perché allora siamo circondati da tante volontà distruttive, da odi implacabili? Perché molti nidi familiari si trasformano in sepolcri? Perché i cuori dell’uomo, nati per essere oceani di amore, diventano montagne rocciose? Perché tante nubi nel futuro dell’uomo, su quel futuro che è sempre stato “la casa della speranza”? sulle porte liturgiche della Pasqua campeggia una scritta: “Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello; il Signore della vita era morto: ma ora, vivo, trionfa”. Questa, dunque, la condizione dell’uomo e della storia: il conflitto, la lotta, fino alla morte. Ma questa è pure la forza della vita che si staglia nella morte con il miracolo della Resurrezione».

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