Pesaro

Varotti di Confcommercio Marche Nord: «Tante disdette, turismo allo stremo senza ristori»

Il presidente dell'associazione Marche Incoming Tour Operator: «La categoria ha avuto le briciole, le nuove restrizioni mettono a rischio la sopravvivenza di tante imprese»

Il direttore Amerigo Varotti

PESARO URBINO – Disdette e ristori che non arrivano, gli operatori turistici sono allo stremo. ASSO.M.I.T.O. Confcommercio, l’Associazione Marche Incoming Tour Operator di Confcommercio, urla la propria rabbia e le pressanti richieste a Governo e Regione per sostenere il turismo e il lavoro dei Tour Operator che promuovono le Marche. «Purtroppo in questi due anni di crisi pandemica abbiamo ascoltato tante promesse e pochi fatti – spiega Amerigo Varotti, presidente di ASSO.M.I.T.O. ed amministratore unico del Tour Operator Riviera Incoming -. Il premier Draghi aveva promesso che le aziende bloccate per decreto sarebbero state rimborsate subito. In realtà a fronte di 5,8 miliardi di minori ricavi da marzo a luglio 2020 il Governo ha stanziato solo 625 + 32 milioni di contributi. Quel che è peggio è che da agosto 2020 a dicembre 2021 a fronte di 14,7 miliardi di minori ricavi i contributi sono stati zero».

La coperta è corta e Varotti insiste: «Ed oggi con le nuove disposizioni sul Super Green Pass registriamo una valanga di disdette e cancellazioni che annullano tutto il lavoro fatto e mettono a rischio concreto la sopravvivenza delle imprese del turismo organizzato. I tour operator sono al collasso ma il Governo tace. Dopo oltre 20 mesi di restrizioni a viaggiare al premier Draghi e al ministro del Turismo Garavaglia chiediamo che a fronte di ulteriori restrizioni siano contestualmente previsti indennizzi alle nostre imprese. Lo pretendiamo per la sopravvivenza nostra e dei dipendenti delle nostre aziende».

A peggiorare ulteriormente «la gravissima difficoltà delle imprese turistiche la recente ordinanza del ministro Speranza, un ennesimo colpo basso per tutto per il turismo, che obbliga i turisti europei ad ulteriori restrizioni e limitazioni per entrare in Italia. Una follia che anche le Istituzioni europee stanno contestando. Il problema è che il Governo Draghi parla solo di turismo come asset strategico per il Paese, salvo poi dimenticarsene regolarmente all’atto pratico» conclude Varotti che invita anche la Regione Marche «ad aiutare le imprese turistiche e della ristorazione a sopravvivere».

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