Pesaro

Vallefoglia, esplosione in casa: l’uomo resta in prognosi riservata. Sequestrati due furgoni

I carabinieri stanno cercando di ricostruire i fatti. L'uomo è rimasto mutilato. L'esperto spiega il tipo di deflagrazione

I carabinieri di Pesaro

PESARO – Le condizioni di salute di Ion Olteanu, il 37enne romeno, restano critiche. L’uomo era rimasto gravemente ferito nell’esplosione del rudimentale ordigno casalingo che stava realizzando nella mansarda dell’abitazione dell’Apsella dove da circa un anno era ospitato dalla sorella. Nello scoppio della bomba fai da te è rimasto mutilato di entrambe le mani. L’uomo ha riportato ferite anche nelle altre parti del corpo – dal volto alle braccia al tronco – e perderà anche un occhio. La sua prognosi resta riservata e al momento si trova ricoverato all’ospedale di Torrette al blocco operatorio per essere sottoposto a interventi chirurgici.

Nel frattempo continuano le indagini dei carabinieri per capire perchè l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per dei precedenti legati a reati contro il patrimonio, stesse fabbricando un ordigno. Al momento ci sono solo ipotesi tra cui quella che l’ordigno potesse servire per utilizzi illeciti legato all’esplosione di casse automatiche, bancomat, o altro.

I carabinieri stanno setacciando il cellulare e hanno sequestrato due furgoni, parcheggiati nei pressi del centro commerciale Le Matite di Montelabbate, che erano nelle sue disponibilità.

Si deve anche capire che tipo di materiale e di sostanze stesse maneggiando il 37enne. A questo proposito il criminalista ed esplosivista forense Luigi Bombassei De Bona sottolinea: «L’esplosione non sarebbe del tipo detonante, attribuibile a esplosivi dirompenti di alto potenziale, ma piuttosto deflagrante a bassa potenza, in quanto l’esplosione di detonanti avrebbe provocato una detonazione con velocità superiori ai 6/7000 metri al secondo che avrebbe provocato la morte immediata dell’uomo, dovuta all’onda d’urto, e non una amputazione delle mani. Dai danni riportati si può più ragionevolmente ipotizzare una deflagrazione più modesta rispetto a una detonazione dovuta a qualche sostanza, presumibilmente polvere nera o polvere pirotecnica del tipo flash».

© riproduzione riservata