Pesaro

Vaccini per over 80, Biancani: «Si stringa un accordo coi medici di base»

Il consigliere del Pd ribadisce l'importanza di coinvolgere i medici di famiglia: il loro contributo permetterebbe di affrontare con più tempestività e capillarità l'emergenza Covid

PESARO – Vaccini over 80, l’apporto dei medici di base può essere fondamentale.

A dirlo è il consigliere regionale Andrea Biancani: «Sono settimane che ribadisco l’importanza di raggiungere un accordo con i medici di base per affrontare con più tempestività e capillarità l’emergenza Covid, in particolare per le vaccinazioni e per i test rapidi antigenici. Alcune Regioni hanno già definito l’accordo. Nelle Marche si deve accelerare – prosegue Biancani – Il contributo dei medici di base permetterebbe di vaccinare da subito le persone con più di 80 anni che non riescono a muoversi o che non hanno nessuno che li può accompagnare; ridurre notevolmente i disagi per gli anziani e le loro famiglie che vivono soprattutto nell’entroterra che, attualmente, sono costretti a spostarsi dovendo fare decine di chilometri per poter raggiungere uno dei tre punti previsti».

Un tema affrontato anche dalla consigliera Vitri. Sono oltre 20mila gli anziani in provincia e per alcuni di loro ci vorrebbe un’ora di macchina per raggiungere il punto prelievo più vicino. Per non parlare di chi ha difficoltà a deambulare.

Il consigliere Biancani

«In questo periodo dell’anno per spostarsi le condizioni meteorologiche non sono sicuramente ottimali – continua Biancani – Occorre anche iniziare da subito, non da aprile come attualmente previsto, la vaccinazione per le persone fragili o con disabilità; fare i test rapidi antigenici agli studenti e al personale scolastico per garantire il tracciamento e una maggiore sicurezza all’interno delle scuole.

Ricordo inoltre che i medici di base sono già coinvolti nella vaccinazione delle persone anziane o fragili per il vaccino antinfluenzale. Conoscono bene i loro pazienti e il loro coinvolgimento lo ritengo fondamentale. Ovviamente il loro sarebbe un contributo all’interno di una rete con tutto il resto dei servizi e delle attività della sanità del territorio».

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