Pesaro

Urbino, dopo il restauro torna il vessillo bizantino con San Michele Arcangelo

L’opera, dopo essere stata per diversi anni nei depositi della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, è stata oggetto di un delicato restauro. La presentazione al pubblico è in programma mercoledì 9 febbraio

Un particolare del vessillo di San Michele

URBINO – La Città Ducale si prepara a riabbracciare il vessillo bizantino di Manuele Notho. Si tratta di un velo serico ricamato con fili d’oro e d’argento che ritrae Manuele, figlio di Eudocia, che prega San Michele. Sul tessuto, sempre a ricamo, è riportato, in greco, il testo della supplica e la risposta dell’Arcangelo.

L’opera, dopo essere stata per diversi anni nei depositi della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, è stata oggetto di un delicato restauro a cura di Azelia Lombardi, Simona Laurini, Elisa Zonta, con trascrizione e traduzione di Luigi Bravi. In occasione della Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca (8 e 9 febbraio) verrà presentata al pubblico nella sala della Biblioteca di Palazzo Ducale, dal 9 al 27 febbraio.

Il vessillo, verosimilmente donato all’Abbazia di S. Croce di Fonte Avellana dal cardinal Bessarione (1403-1472) che ne fu Abate Commendatario, è legato alla vittoria che Manuele Notho ottenne sugli Ottomani nel 1411. Il prezioso manufatto, entrato a far parte delle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche nel 1915, in un precedente intervento di restauro, era stato malamente fissato su un supporto di stoffa rossa ed ancorato ad un pannello ligneo che si era deformato nel corso degli anni. Le parti metalliche presentavano ossidazioni e distacchi diffusi mentre il supporto si era dimostrato oramai inadeguato.

L’odierno restauro ha sostituito il vecchio supporto con uno più adeguato, provveduto alla pulitura delle parti metalliche ossidate e della stoffa, sono state consolidate le lacune. La presentazione al pubblico è in programma mercoledì 9 febbraio alle ore 16. Interverranno Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Luigi Bravi, Docente di Filologia Classica all’Università degli Studi di Chieti, e Francesca Graziosi, Funzionario Restauratrice della Direzione Regionale Musei delle Marche.

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