Pesaro

Urbino, controlli sui bus e davanti alle scuole: presi due minorenni con l’hashish

Il commissariato di Urbino ha effettuato verifiche con l'unità cinofila di Ancona, anche salendo sugli autobus utilizzati dagli studenti

La polizia di Urbino

PESARO – Controlli antidroga, due studenti minorenni beccati con l’hashish.

Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio conseguente alla ripresa della stagione scolastica, il personale del Commissariato di Urbino, in collaborazione con l’Unità Cinofila della Questura di Ancona, ha effettuato nella mattinata del 5 ottobre una serie di controlli in prossimità dei parcheggi degli autobus e nelle adiacenze di edifici scolastici superiori della città ducale.

In tale contesto sono state verificate le capienze degli autobus delle principali tratte di arrivo alla città di Urbino (in conformità con la normativa sul contrasto della pandemia da covid-19) e sono stati effettuati controlli per accertare l’eventuale possesso di sostanze stupefacenti tra i giovani presenti. All’esito di tale attività non sono state rilevate irregolarità circa il numero di persone presenti all’interno dei mezzi, mentre sono stati rinvenuti alcuni quantitativi di stupefacente e controllati numerosi studenti. In particolare due giovanissimi, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, sono stati trovati in possesso di sostanza stupefacente tipo hashish prima dell’ingresso a scuola. Nei loro confronti sono stati avviati alcuni provvedimenti. I controlli proseguiranno per tutta la durata dell’anno scolastico.

La segnalazione alla Prefettura come consumatori ha delle conseguenze come la sospensione patente o patentino di guida fino a 1 anno, e sottoposizione ad ulteriori accertamenti psico – fisici alla maggiore età per l’eventuale conseguimento della patente di guida; la sospensione dei documenti per l’espatrio (passaporto e carta di identità), permesso di soggiorno, limitazioni al conseguimento di licenza di porto d’armi tipo caccia o tiro al volo al conseguimento della maggiore età; la segnalazione al SERT (Servizio tossicodipendenze della ASL); l’attivazione di un percorso terapeutico e socio-riabilitativo, con l’invio al servizio pubblico per le tossicodipendenze; le spese connesse a tali procedure ammontanti a diverse centinaia di euro.     

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