Pesaro

L’Università di Urbino conferirà il Sigillo di Ateneo al procuratore Nicola Gratteri

Nelle motivazioni: «È sempre rimasto fedele al percorso di coordinare indagini contro le mafie»

Il procuratore Nicola Gratteri

URBINO – L’Università di Urbino conferirà il Sigillo di Ateneo a Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, figura di grande spicco nella lotta alla criminalità organizzata e in particolare alla ‘ndrangheta.

Un evento frutto della collaborazione dell’Università di Urbino con l’Associazione Culturale Corrado Alvaro “Calabresi nelle Marche”. Nella motivazione si legge tra l’altro di un percorso al quale Gratteri «è sempre rimasto fedele: quello di coordinare indagini condividendo con gli altri soggetti della Procura difficoltà e successi. Non una scalata in solitaria, né tantomeno protagonismi ai quali l’opinione pubblica sembra ormai assuefarsi, ma un gioco di squadra condotto con una lungimirante professionalità, nutrita di passione civile. Sotto scorta dal lontano 1989, è da sempre nel mirino delle cosche affiliate alla ‘ndrangheta, alla mafia e alla camorra, per aver condotto operazioni sulla criminalità organizzata e sulle rotte internazionali del narcotraffico».

Autore di opere importanti come La Mafia fa schifo. Lettere di ragazzi da un paese che non si rassegna (2011), Acqua santissima (2013), Ossigeno illegale (2020), Complici e colpevoli (2021), Gratteri riceverà dal Rettore Giorgio Calcagnini il Sigillo di Ateneo, un riconoscimento che in passato è stato attribuito a personaggi come Tawakkul Karman (Premio Nobel per la Pace), Gehrard Schroder (già Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca), Enrico Giovannini (Economista, già Presidente 1STAT e attuale Ministro per le Infrastrutture), Martin Schulz (già Presidente del Parlamento Europeo), Carlo Rubbia (Premio Nobel per la Fisica ), Elena Cattaneo (Scienziata e Senatore a Vita), Sergio Zavoli (Scrittore e Giornalista), Andrea Camilleri (Scrittore), Ada E. Yonath (Premio Nobel per la Chimica), Mogol (Autore), Marco Bellocchio (Regista cinematografico) e Muhammad Yunus (Economista, Premio Nobel per la Pace).

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