Pesaro

Uil Pesaro: «Confindustria vuole parlare di sicurezza ai tavoli? È necessario vivere le fabbriche»

Paolo Rossini replica a Papalini: «Il nostro sit-in non lanciava accuse, ma dagli industriali una sorta di arringa non necessaria»

La manifestazione di lunedì in piazza

PESARO – Sicurezza sui luoghi di lavoro, la Uil risponde al presidente di Confindustria Pesaro Mauro Papalini che aveva chiesto unità per vincere la sfida. Papalini che aveva chiesto ai sindacati di segnalare situazioni a rischio.

La Uil Pesaro risponde: «Confindustria Pesaro “tende una mano” ai sindacati per collaborare su tematiche molto calde e non solo in tempi di pandemia, come questi. Premesso che non ci siamo mai tirati indietro sulle discussioni ai tavoli, come Papalini ben sa – sottolinea Paolo Rossini segretario della Uil Marche nonché massimo esponente Uil dei metalmeccanici di Pesaro – ritengo che una questione così importante come la sicurezza sui luoghi di lavoro non sia da trattare seduti su comode poltrone in stanze affrescate, come suggerisce il presidente di Confindustria, bensì sia necessario “vivere” le fabbriche e i luoghi di lavoro per comprendere cosa si può fare di pratico per migliorare le condizioni di salute, igiene e sicurezza di chi ci lavora».

Rossini incalza: «Pur capendo le esigenze di Confindustria di essere solidali con i propri associati, mi lascia perplesso il fatto che, ogni qualvolta il sindacato scende in piazza o organizza iniziative per sensibilizzare il territorio su tematiche cruciali e non certo per lanciare accuse a questa o quella categoria, il presidente di Confindustria senta l’esigenza di ricordare la sua presenza sugli organi di stampa difendendo le aziende in una sorta di arringa non necessaria e, soprattutto, non richiesta. Potrebbe sorgere il dubbio che, come usavano dire gli antichi romani “excusatio non petita, accusatio manifesta».

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