Pesaro

Terremoto di novembre, Biancani: «Non sappiamo se sarà riconosciuto lo stato d’emergenza»

Per il consigliere il timore è che la domanda non sia accolta. «Tra Pesaro e Ancona danni stimati in oltre 100 milioni di euro»

Transenne per cornicioni pericolanti

PESARO – Terremoto di novembre, nessun riscontro sul riconoscimento dello stato d’emergenza. È quanto sostiene il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani (Pd) ad oltre quattro mesi dal sisma che ha colpito la costa settentrionale delle Marche.

«Ad oggi non mi risulta siano arrivate risposte ufficiali sulla richiesta inviata al Governo e nessuno si è ancora preso la responsabilità di aggiornare Comuni, aziende e famiglie. Nel frattempo si stanno moltiplicando gli appelli da parte di cittadini privati, amministratori locali e anche di tante parrocchie che hanno locali inagibili. Il timore, dopo tutte queste settimane, è che non si abbia il coraggio di ammettere che la domanda non sarà accolta».

La richiesta è stata inviata dal Presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli al Ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e al Capo dipartimento nazionale della protezione civile Fabrizio Curcio lo scorso il 21 novembre. «La scossa del 9 novembre – ricorda Biancani –, la più intensa registrata in questa zona dal 1930, e il suo successivo sciame sismico hanno causato conseguenze in decine di edifici nelle province di Pesaro e Ancona. Dalle ricognizioni effettuate dai sindaci gli investimenti necessari per il ripristino sono enormi e senza il riconoscimento dello stato d’emergenza, che consentirebbe l’erogazione di fondi straordinari e procedure più veloci, sarà molto difficile finanziare il recupero e la messa in sicurezza degli immobili lesionati. Stiamo parlando di scuole, abitazioni, chiese, teatri e aziende, con danni complessivi, stando alle prime stime, superiori ai 100 milioni di euro».

Biancani ricorda anche la mozione sul terremoto approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 13 dicembre, di cui è stato primo firmatario. «Quell’atto di indirizzo – evidenzia – impegnava la Giunta a sollecitare il Governo per una risposta positiva alla richiesta inviata a fine novembre, anche per consentire eventualmente a tutti quei territori colpiti dall’evento sismico, per cui era stato riconosciuto lo stato di emergenza, di usufruire del sisma bonus 110. Nel frattempo, siccome il Governo ha lasciato aperta la possibilità di consentire una deroga sull’applicazione del sisma bonus per quei territori colpiti da eventi sismici che hanno ottenuto lo stato di emergenza, il riconoscimento è importante non solo per i fabbricati danneggiati dal sisma quattro mesi fa, ma anche per tutti gli immobili che si trovano all’interno delle aree colpite».

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