Pesaro

Tavullia, gestione illecita di rifiuti: nei guai i gestori di un autodemolitore

Controlli ad ampio raggio dei carabinieri che hanno denunciato due persone per porto d'armi e trovato assuntori di stupefacenti al Miralfiore

La caserma dei carabinieri di Pesaro
La caserma dei carabinieri di Pesaro

TAVULLIA – Troppe auto allo sfasciacarrozze, i titolari denunciati per gestione illecita di rifiuti. I carabinieri della compagnia di Pesaro negli ultimi quattro giorni hanno effettuato una serie di controlli che hanno portato a varie denunce. Un’attività condotta ad ampio raggio anche grazie al supporto dei militari del Cio di Vibo Valentia, la compagnia intervento operativo.

In particolare a Tavullia i militari hanno denunciato i due soci di un autodemolitore per il reato di gestione illecita di rifiuti e inosservanza delle prescrizioni di autorizzazione alla gestione dei rifiuti. Secondo quanto appurato dai carabinieri, lo sfasciacarrozze gestiva quasi il doppio delle auto consentite e alcuni veicoli erano stoccati a terra, con conseguente possibile sversamento di olii nell’ambiente. Il reato è punibile con il carcere, ma in caso di commutazione in ammenda si rischia una multa da 26 mila euro.

Controlli sul territorio che hanno portato alla verifica di ben 500 persone. I carabinieri hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale un 41enne di origini napoletane. L’uomo non si è fermato a un posto di blocco a Montecchio e ha iniziato a scappare. I militari lo hanno inseguito, lui ha persino rischiato di investire qualcuno. È stato raggiunto e denunciato a piede libero. Sempre a Montecchio anche un 50enne italiano è stato denunciato perchè con sè aveva un coltello.

Stessa situazione al parco Miralfiore, da sempre sorvegliato speciale dalle forze dell’ordine. Qui è stato denunciato un 33enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, perché aveva con sé un pugnale.

Sono stati anche segnalati alla Prefettura 3 soggetti per possesso di stupefacenti per uso personale. Avevano marijuana ma anche eroina. Sono stati intercettati tutti al parco Miralfiore, segno che il parco resta un luogo chiave per lo spaccio e l’approvvigionamento di stupefacenti.

Infine un pesarese senza fissa dimora, è stato trovato al Miralfiore e dal controllo è emerso che avrebbe dovuto scontare 1 anno e 6 mesi di carcere per reati legati allo spaccio. E’ stato portato alla casa circondariale di Villa Fastiggi.

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