Pesaro

Talent day Confcommercio Pesaro, incontro tra domanda e offerta con i ragazzi dell’Alberghiero

L'associazione ha messo in contatto i ragazzi con i datori di lavoro. I giovani chiedono uno stipendio tra i 1.500-2.000 euro

Talent day Confcommercio Marche Nord

PESARO – Dalla scuola al lavoro. Circa quaranta ragazzi dell’istituto alberghiero Santa Marta di Pesaro hanno partecipato all’iniziativa promossa da Confcommercio Marche Nord in occasione della seconda edizione del Talent Day organizzato dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

Obiettivo quanto mai importante, mettere in contatto le scuole alberghiere e dell’enogastronomia, le agenzie per la somministrazione, i giovani in cerca di un impiego e gli imprenditori che faticano a trovare personale. Un problema sempre più serio nel settore della ristorazione e del turismo. Sono oltre 140 mila le figure professionali richieste dal comparto della ristorazione nel trimestre febbraio-aprile. In pratica, oltre la metà dei lavoratori ricercati dall’intero settore turistico, che ammontano a 210.000. 

Gli studenti delle classi terze, quarte e quinte dei quattro indirizzi dell’alberghiero, hanno avuto la preziosa occasione di incontrare imprenditori dei pubblici esercizi e delle strutture ricettive e responsabili di associazioni di categoria. Sono intervenuti il presidente di Confcommercio Angelo Serra, il presidente di Federalberghi provinciale Luciano Cecchini, il presidente provinciale dell’associazione Ristoratori Mario Di Remigio, Giuseppe Portanova, chef e ristoratore, e neoeletto presidente dell’associazione Ristoratori di Urbino e la professoressa dell’istituto alberghiero Antonella Donadei. A presentare e moderare l’incontro il vicedirettore Agnese Trufelli.

Ha portato i saluti Serra: «Ho iniziato a lavorare nel settore alberghiero da giovanissimo. Le possibilità non mancano ma serve impegno e passione. Questa è una iniziativa che sentiamo particolarmente, consci della carenza di personale e dell’importanza di far dialogare chi cerca con chi offre lavoro».

Ha proseguito la professoressa Donadei: «Siamo contenti di essere qui dopo l’esperienza della prima edizione. L’intento è incentivare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e ben vengano questi momenti di confronto. Da parte nostra in tal senso l’impegno è massimo; tra gli obiettivi quello di anticipare l’ingresso nel mondo del lavoro con esperienze e stage già dopo il biennio».

Cecchini ha evidenziato l’importanza di un istituto come l’alberghiero: «Gli istituti professionali sono fondamentali, creano ricchezza. E in questo particolare periodo ancor di più vista la mancanza di tante figure, penso ai cuochi, ai camerieri, ma anche agli idraulici ed elettricisti. Spesso arrivano dall’estero, costano molto di meno, vengono assunti con contratti fatti nel Paese di provenienza. Di fronte a questa situazione questi incontri rivestono un ruolo importante. Tutti noi dobbiamo ascoltare i ragazzi e dare loro risposte. Ne va del loro e del nostro futuro».

Appassionato l’intervento di Giuseppe Portanova: «Serve cuore, passione, voglia di imparare e aggiornarsi per fare questo lavoro. Ho fatto esperienze importanti a Londra e aperto il mio primo locale a 22 anni che, dopo la pandemia, ha lasciato spazio a un nuovo ristorante. Ora sono impegnato anche nell’associazione Ristoratori: mi batterò per una giusta retribuzione, è fondamentale altrimenti ci si disinnamora. Ma è necessaria l’ambizione, credeteci, lavorare nel mondo della ristorazione è la cosa più bella che c’è!».

Gli studenti che durante la mattinata hanno anche raccontato le esperienze lavorative fatte, sono stati anche protagonisti di un sondaggio. Tre le domande: cosa ti aspetti dal mondo del lavoro (crescita personale per il 62%); qual è la giusta retribuzione stagionale (1500-2000 euro al mese per il 76%); cosa ti aspetti dal datore di lavoro (comprensione per il 77%).

Le conclusioni le ha tirate il vicedirettore Trufelli: «Continuiamo con concretezza e impegno a costruire il ponte tra gli studenti dell’istituto alberghiero e il mondo imprenditoriale. Un dialogo costruttivo, mattone dopo mattone, per far incontrare domanda e offerta di lavoro. Non utilizziamo più certa retorica, basta frasi fatte del tipo che i ragazzi non hanno voglia di lavorare e gli imprenditori sono sfruttatori. Non è così, questo incontro è l’ennesima dimostrazione. Siamo entusiasti del clima che si è creato e del confronto positivo tra studenti, ristoratori e albergatori che ha già portato ad occasioni di lavoro».

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