Pesaro

Superbonus, 300 cantieri a rischio a Pesaro Urbino. Cna: «Corsa contro il tempo e rischio fallimenti»

Senza proroga delle detrazioni i cantieri potrebbero rimanere incompleti. Rossi: «Servono risposte o comparto al collasso»

PESARO – Superbonus e la corsa per chiudere i cantieri entro il 31 dicembre. Entro la fine dell’anno, infatti, dovranno essere completati i lavori perché dal primo gennaio 2024 la percentuale di detrazione scenderà al 70 per cento. Un grande problema per i condomini che hanno ancora diritto alla detrazione del 110 per cento, avendo perfezionato la pratica e presentato la Cilas entro il 25 novembre dell’anno scorso (gli altri sono già da quest’anno al 90 per cento).

«Molti di questi cantieri – dice il presidente di CNA Costruzioni Marche, Marco Rossi – sono in ritardo e non riusciranno a completare i lavori entro il 31 dicembre. Ritardi che non sono imputabili a inadempienze dei proprietari o delle imprese edili ma a problemi oggettivi come il blocco dei crediti, la difficoltà a reperire i materiali da costruzione o alle condizioni meteo degli ultimi mesi».

A questo si aggiungano le continue modifiche normative del superbonus che hanno generato il problema di crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese, ancora in attesa di una soluzione.

 «Per tutte queste considerazioni – aggiunge Rossi – è necessaria una proroga per i condomini che hanno avviato i cantieri per gli interventi del Superbonus e che hanno già raggiunto uno stato di avanzamento lavori a settembre pari al 30%. Questo per scongiurare di decine e decine di cantieri nella nostra provincia che non potranno portare a termine i lavori». 

Dall’Osservatorio della Confederazione sui bonus edilizi risulta che qualora la proroga preveda una percentuale di avanzamento lavori al 60% (che corrisponde al secondo step per ottenere il beneficio) oltre il 50% dei cantieri avviati non sarà nelle condizioni di concludere gli interventi. Si tratta di oltre 300 solo nella provincia di Pesaro e Urbino.  Inoltre CNA Costruzioni sottolinea ancora una volta la necessità di dare risposte al gravissimo problema dei crediti incagliati che zavorrano migliaia di imprese del settore esponendole al rischio di fallimento.

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