Pesaro

Studenti e precari in piazza a Pesaro: «Noi, pagati a cottimo vogliamo tutele»

Striscioni e sit in per chiedere sostegno al governo. «Devono garantire condizioni di vita dignitose»

La manifestazione in piazza del Popolo

PESARO – Studenti e precari in piazza per lanciare un grido di allarme sulla crisi economica che tanti ragazzi stanno subendo.

Sit in piazza del Popolo a Pesaro tra striscioni e megafoni sotto la Prefettura: “Noi la crisi non la paghiamo, salute e reddito di dignità”.

Hanno raccontato le loro storie di lavoro precario, «pagato a cottimo in base a quanto si produce, con contratti senza garanzie e tutele e soprattutto stagionali, precari. A volte di qualche ora nel weekend».

Gli organizzatori dicono: «Come già accaduto in diverse città in tutta Italia, anche a Pesaro sentiamo la necessità di sottolineare le criticità di un sistema che non possiamo più sopportare. La crisi economica e sociale portata dalla seconda ondata del coronavirus sta mettendo in ginocchio lavoratori e studenti in tutto il territorio nazionale. Infatti, gli spazi di sopravvivenza per giovani, studenti, lavoratori precari e partite Iva si stanno restringendo sempre più. Ci costringono a scegliere tra salute e istruzione, tra salute e reddito, tra la borsa o la vita. Noi non ci stiamo!»

«Per anni abbiamo già pagato a caro prezzo i loro errori, da destra a sinistra, la loro complicità con i grandi interessi economici e finanziari, la loro sottomissione a una Confindustria che pretende di tenere aperte solo le grandi industrie e nient’altro, sacrificando piccole attività e salute dei lavoratori solo per garantire il profitto. Non siamo fuori dal mondo: il lockdown è necessario, le chiusure – nei territori più a rischio – sono inevitabili e lo sappiamo, se si vogliono evitare decine o centinaia di migliaia di morti, ma pensiamo che se questo Governo intende lasciarci a casa, è fondamentale – oltre a un sistema di tracciamento veramente efficiente – garantire a tutti delle condizioni di vita dignitose. La piazza di sabato esprimerà, quindi, le voci di centinaia di cittadini pesaresi che sono stanchi di vedersi negati ancora una volta il diritto alla salute, il diritto al reddito, il diritto alla dignità».

La manifestazione in piazza del Popolo

Gli studenti dicono che è «fondamentale assicurare un reddito a tutti coloro che ancora una volta in pochi mesi vedono complicarsi la propria vita: studenti, precari, lavoratori del turismo e della ristorazione, lavoratori dello spettacolo e della cultura, operatori del comparto sanitario. I soldi per farlo ci sono, bisogna solo andarli a prendere da chi non ha mai pagato: quelli che da sempre si arricchiscono sulle nostre spalle. Il patrimonio del 5% degli italiani più ricchi supera quello dell’80% più povero, si parla di centinaia di miliardi di euro nelle mani di poche famiglie e pochi “prenditori” privati, contro il patrimonio della maggior parte degli italiani che, soprattutto di questi tempi, non riescono ad arrivare a fine mese».

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