Pesaro

La storia di Nina, il cane che avvisa la padrona diabetica che è ora di fare l’insulina

Una Border Collie che si accorge del cambiamento di zuccheri ben 15 minuti prima delle macchine. Un legame speciale con la padrona 14enne. E ora, ai Musei Civici di Pesaro, ha ricevuto un attestato

Nina con la padrona, il consigliere regionale Biancani e l'assessore Della Dora

PESARO – Lei è Nina, una cagnolina Border Collie che riesce a fiutare il cambiamento di zucchero nel sangue prima di qualsiasi dispositivo allertando la sua padrona Mia, ragazza di quattordici anni, e i suoi familiari.

È stato consegnato alla cagnolina Nina, ai Musei Civici di Pesaro, l’attestato che certifica il superamento dell’addestramento come cane “allerta diabete”. Alla consegna, oltre all’istruttrice cinofila, Stefania Grilli, dell’associazione Abc dog training, anche il Vicepresidente del Consiglio Regionale Andrea Biancani e l’Assessore Mila Della Dora.

«Si tratta del primo riconoscimento di questo genere nelle Marche – ha commentato Biancani – che rappresenta un’opportunità in più per i tanti cittadini diabetici per tenere sotto controllo la patologia che, ovviamente, non sostituisce i presidi sanitari normalmente utilizzati ma che consente di anticipare l’allarme di circa 10-15 minuti. Un modo innovativo e ingegnoso, soprattutto per i bambini che attraverso il contatto con un amico a quattro zampe possono vivere meno traumaticamente la patologia e i continui controlli connessi».

Felice di questa nuova possibilità per i diabetici anche l’Assessore Della Dora che si augura «che la storia di Mia, che oggi ha 14 anni, e della sua cagnolina Nina sia di incoraggiamento a tante altre famiglie».

Circa due anni fa i genitori di Mia hanno scoperto che era affetta da diabete di tipo 1, provocato da un malfunzionamento di alcune cellule del pancreas che non producono più insulina. Le crisi glicemiche, in particolare quelle ipoglicemiche, sono l’incubo di tutti i diabetici e spaventano ancora i genitori di bambini diabetici. Non sempre infatti è facile percepire l’arrivo di una crisi, mentre il cane ci riesce anche con 15 minuti di anticipo rispetto ad altri strumenti.

Un giorno frequentando gruppi dedicati ai bambini diabetici e loro famiglie sono venuti a sapere della possibilità di addestrare i cani a percepire le alterazioni dei valori glicemici negli esseri umani e dal momento che i genitori di Mia le avevano preso un cane, un Border Collie di 4 mesi, hanno deciso di farlo diventare un cane “allerta diabete”.

Stefania Grilli, che ha maturato esperienza nella preparazione dei cani “allerta diabete” con l’Associazione Progetto Serena di Verona, che è la prima realtà in Italia per riconoscimenti ed operatività in questo tipo di addestramento, commossa ha ricordato due anni di lavoro.

«Quasi mi dispiace che questo bellissimo percorso sia terminato, perchè in Mia e Nina ho trovato una seconda famiglia. Quando mi hanno contattato ho preso subito a cuore questo progetto, partendo prima con l’addestramento di base e poi con quello specifico per percepire le alterazioni dei livelli glicemici. Con mia grande soddisfazione Nina oggi riesce a percepire le variazioni di Mia anche da lunghe distanze, come ad esempio da un’altra stanza».

Dopo due anni di addestramento, il cane ora riesce a fiutare il cambiamento di zucchero nel sangue prima di qualsiasi dispositivo e allerta tempestivamente i genitori di Mia, che intervengono con l’insulina se c’è un innalzamento della glicemia, oppure le danno un biscotto se c’è un calo di zuccheri.

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